Avril Lavigne: recensione dell’album Head Above Water


Head above water

Sono passati ben 17 anni da quando uscì il suo primo disco, Let Go. Avril Lavigne sta finalmente per tornare con il suo sesto album di inediti, Head Above Water, in uscita il prossimo 15 febbraio.

Grazie a BMG Italy, Team World ed Avril Bandaids Italia a me e ad altri 20 fortunati fans è stata data la possibilità di ascoltare il nuovo album in anteprima. Di seguito vi racconto quali sono state le mie impressioni dopo il primo ascolto.

Non è più tempo di skateboard e ribellione, le chitarre elettriche lasciano spazio alle percussioni che ritmano ed al piano che suona dolcemente. Avril Lavigne ha sofferto molto negli ultimi anni sia per una lunga e difficile malattia di Lyme, sia per la fine della storia d’amore con Chad Kroeger, frontman dei Nickelback. Proprio da questi due avvenimenti ha tratto forza e ispirazione per far ripartire la sua carriera.

L’album contiene brani come Head Above water, I fell in love with the devil e Warrior che ricordano una preghiera. Emerge, infatti, il lato religioso della cantante, che lotta fra la vita e la morte e vuole vincere la propria battaglia. A chi ascolta arrivano sia tutta la sofferenza che ha provato sia la voglia di riscatto che ora vuole trasmettere.

Head above water

Non mancano le canzoni d’amore che si alternano tra storie finite male e amori nascenti. Tell me it’s over, Love me insane, Souvenir, Crush e Goddess, brani molto ritmati sia a livello di percussioni che di chitarra acustica, creano un’armonia che presto riecheggia in loop nella testa.

Tell me it's overDumb Blonde, malgrado le basse aspettative, si è rivelata invece una canzone molto valida grazie anche la crescita artistica e personale di Avril Lavigne. Questo brano prevede la collaborazione con Nicki Minaj nella versione digitale.

Bigger wow, in pieno stile radiofonico, e It was in me, offrono invece una riflessione sul pensare a se stessi, a spronarsi nella ricerca della felicità e a cambiare le cose quando non si è soddisfatti dei risultati ottenuti.

La vera rivelazione di questo album è Birdie. Avril Lavigne vuole trasmettere un messaggio per niente banale. Si sente incastrata in una situazione che non le appartiene ma la forza di andare avanti la aiuta a liberarsi da quel blocco “volando più in alto di prima”. È forse la canzone più facile in cui rispecchiarsi.

In generale questo disco pop-ballad riporta alla mente gli album Let Go e Goodbye Lullaby. Rimarrà comunque la nostalgia dei tempi in cui le chitarre elettriche facevano da protagoniste ma l’evoluzione di stile e la maturazione personale della cantante l’hanno portata a scrivere e produrre un album destinato a lasciare il segno.

Per tutti i fans italiani il 17 febbraio si terrà a Milano un raduno organizzato da Avril Bandaids Italia. Tutti coloro che fossero interessati a partecipare alla giornata possono inviare una mail al seguente indirizzo: avrilbandaidsitalia@gmail.com


Serena Vineis

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