Intervista | Bianco presenta Quattro


Bianco

In occasione del lancio del suo ultimo album, Quattro (2018, INRI), il cantautore torinese Bianco ha raccontato a Radio Bicocca i retroscena del suo quarto lavoro.

Parliamo del tuo ultimo album, Quattro, che è uscito lo scorso gennaio. Possiamo dire che ogni album racconta una storia, un momento particolare della vita di un artista, un viaggio. Che tipo di viaggio racconta, dunque, Quattro?

Quattro racconta un viaggio che parte dal magazzino di esperienze, di pensieri fatti negli ultimi due anni, dalle riflessioni sulla mia vita e sulla mia crescita personale. Ho guardato a come i rapporti umani si trasformano e crescono per diventare poi uno degli aspetti più difficili da gestire, perchè le persone evolvono, prendono strade diverse nelle loro vite. Il disco, quindi, ha raccontato questa situazione, in cui le persone che mi stanno accanto e gli amici che mi hanno insegnato a vivere sono protagonisti tanto quanto lo sono io.

Una curiosità su questo album: sotto ai ringraziamenti del disco scrivi che è consigliato l’ascolto ad alto volume. A cosa è dovuto questo suggerimento?

Il disco è pieno di chicche, quindi merita di essere ascoltato ad alto volume; richiede sicuramente un più di attenzione rispetto alla playlist che si lascia scorrere di sottofondo. È un ragionamento ambizioso ma è quello che abbiamo pensato in fase di registrazione e ci è sembrato giusto invitare il pubblico a dedicare un attimo di tempo ad un ascolto approfondito. A me piace usufruire della musica così, sapendo che è piacevole averla come accompagnamento, ma prestando attenzione quando voglio vivere le emozioni che è in grado di trasmettere.

 

 

Stai portando la tua musica e il tuo nuovo album in giro per l’Italia; cosa dobbiamo aspettarci dal tour?

Prima di tutto sono molto felice perché il livello dei locali in cui suoniamo è cresciuto e così anche l’affluenza del pubblico. È una grande soddisfazione e sono molto contento per il modo in cui le nostre esibizioni sono state accolte: la parte strumentale è veramente la protagonista dei concerti perché abbiamo scelto di ritagliarci degli spazi in cui poter suonare alla vecchia, con l’autenticità di cinque ragazzi che si godono il palco e la musica senza atteggiarsi troppo.

Ringraziamo Marta Acanfora per l’intervista e ricordiamo che l’etichetta INRI sarà protagonista di un incontro, parte del ciclo di appuntamenti firmati iBicocca, con gli studenti dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca lunedì 28 maggio 2018.

Di seguito alcuni link utili per seguire Bianco:

 


Radio Bicocca

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