L’Italia che resiste


L'Italia che resiste

L’Italia dice basta e ha deciso di farlo con la forza mettendosi a volte dalla parte dei prepotenti. Alcune forme di protezione sono state abolite, i Centri d’accoglienza chiusi ed alle barche che trasportano potenziali e future persone richiedenti è stato detto “spiacenti ma per voi qui non c’è posto”. Quello che manca però non è tanto un posto dove stare quanto piuttosto un posto nell’animo delle persone che hanno spesso deciso di sbarrare, con muri e filo spinato non solo ideologici, ogni tipo di dialogo, comprensione ed accoglienza.

Ma l’Italia è anche un Paese che resta umano e non si arrende; non vede le più di 308 vittime (IOM) del Mediterraneo come una semplice conseguenza di un fenomeno incontrollabile quale la migrazione.  Le trecento otto persone che hanno perso la vita nel solo mese di gennaio 2019 fra le acque sono donne, uomini e bambini che contano. Di molti non si conosceranno mai i nomi, le storie e le speranze riposte su quelle imbarcazione fatiscenti. Ed è per questo che L’Italia che resiste lo fa prendendosi per mano, il 2 febbraio, in ogni comune italiano.

L'Italia che resiste

L’Italia che resiste è una manifestazione che nasce come reazione spontanea di un gruppo di cittadine e cittadini che accolgono ed esprimono il loro dissenso a pratiche inumane; la loro sofferenza davanti a tragedie umane. “Perché il 2 febbraio? – raccontano sulla pagina online dedicata all’iniziativa – Perché sono passati pochi giorni dopo il giorno della memoria e noi non vogliamo essere come quelli che in tempo di guerra hanno fatto finta di non vedere quello che stava accadendo”.

Milano, Monza, Pavia, Lodi e Como sono solo alcuni dei Comuni Lombardi entusiasti di prendere parte all’iniziativa. A chi vuole  far parte della catena umana in segno di integrazione ed accoglienza, basta solo indossare qualcosa di rosso, colore simbolo dell’iniziativa, fare una passeggiata verso il Comune più vicino coinvolto nella manifestazione e tendere la sua mano.

Per maggiori informazioni:

  • Sito Internet
  • Indirizzo e-mail:  resistenza2febbraio@gmail.com

0 Comments

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *