La spesa degli italiani “poco furbi” | l’errore che fanno tutti e che ti costa 20€ in più ogni volta
Carrello della spesa - www.flickr.it - Radiobicocca.it
Un’abitudine diffusissima nei supermercati italiani sta pesando più del previsto sul portafoglio: un errore banale ma ripetuto che, alla lunga, fa lievitare la spesa di decine di euro ogni mese.
La quotidianità della spesa ci porta spesso a ripetere gesti automatici: si entra al supermercato, si prende il carrello, si percorre gli stessi corridoi e si scelgono i prodotti “di sempre”. Ma questa routine, apparentemente innocua, nasconde un meccanismo che molti non percepiscono e che si traduce in costi aggiuntivi non indifferenti. Secondo l’osservazione di diversi analisti dei comportamenti di consumo, l’errore più diffuso riguarda il modo in cui si selezionano i prodotti sugli scaffali.
La maggior parte delle persone tende infatti a scegliere ciò che si trova all’altezza degli occhi. È un automatismo che semplifica la spesa, riduce il tempo di scelta e sembra renderci più efficienti. In realtà è esattamente il contrario: gli scaffali centrali sono quelli dove finiscono i prodotti più costosi o meno convenienti, selezionati apposta per catturare l’attenzione. Uno stratagemma commerciale che funziona da anni, e che continua a sorprendere per la sua efficacia.
Come gli scaffali “guidano” le tue scelte e fanno salire il conto
I supermercati non dispongono gli articoli a caso. I prodotti più redditizi vengono posizionati in punti strategici, dove l’occhio arriva per primo e dove il cliente tende a fermarsi di più. In basso e in alto, invece, si trovano alternative più economiche, spesso con la stessa qualità ma senza un marketing aggressivo. La differenza di prezzo può variare da pochi centesimi a diversi euro per singolo articolo.
A tutto questo si aggiunge un fenomeno psicologico ben noto: più uno scaffale appare ordinato e accattivante, più si è portati a considerare quel prodotto come scelta migliore. Così, senza accorgersene, si finisce per mettere nel carrello merce più costosa, ignorando le opzioni convenienti. Basta cambiare angolazione di sguardo per risparmiare anche 20 euro a spesa, soprattutto per chi acquista molti prodotti confezionati.

L’abitudine che ti fa spendere troppo e come correggerla subito
La vera svolta non sta nel rinunciare ai propri marchi preferiti, ma nel modificare il modo in cui si osservano gli scaffali. Fermarsi un attimo, guardare in basso o in alto, confrontare i prezzi al chilo e non solo l’etichetta frontale: piccoli gesti che cambiano radicalmente il totale alla cassa. L’errore degli italiani “poco furbi” non è comprare prodotti costosi, ma farlo senza consapevolezza.
Molti consumatori che hanno adottato questo metodo raccontano di aver ridotto la spesa in pochi giorni, semplicemente imparando a gestire meglio la percezione visiva. La spesa intelligente non richiede rinunce, ma attenzione ai dettagli nascosti. E, in un periodo in cui i prezzi continuano a oscillare, un piccolo cambio di abitudine può trasformarsi nella differenza tra un carrello che pesa e uno che finalmente respira.
