Altro che inflazione: arriva la ‘Tassa della spesa’ e svuota i portafogli | Quasi 400 € a famiglia da novembre

carrelli della spesa

La tassa della spesa (foto pixabay) - radiobicocca.it

Arriva la tassa della spesa: una voce che pesa sempre di più sui bilanci delle famiglie italiane. Scopri in cosa consiste.

Se esistesse una tassa sull’aria che respiriamo, probabilmente ce la saremmo già trovata addebitata sul conto. Ma nell’attesa, ci accontentiamo di quelle che conosciamo bene: bollo auto, canone, TARI, IMU e compagnia bella. Più che un calendario fiscale, sembra una tombola dove ogni numero estratto ti costa qualcosa.

E non importa quanto tu sia organizzato: puntuali come i regali di Natale all’ultimo minuto, le scadenze arrivano tutte insieme. E quando pensi di averle coperte tutte, ecco che spunta quella che avevi dimenticato. O peggio, una nuova che nessuno ti aveva ancora raccontato.

Il punto è che certe spese non puoi evitarle. Qualcuna forse la puoi rimandare, altre puoi provare ad aggirarle, ma alla fine ci caschi sempre. Perché vivere costa. E vivere in Italia, a volte, costa con gli interessi. Che tu abbia o meno voglia di pagare, qualcuno ti presenta il conto.

E ora pare sia arrivata anche lei: la “tassa della spesa”. Non ha codici tributo né cartelle esattoriali, ma colpisce comunque al supermercato. Un salasso che svuota portafogli e carrelli, e che da novembre si farà sentire più che mai.

La tassa della spesa: quasi 400 euro a famiglia

Altro che tassa sulla casa o sulla plastica: il vero colpo al portafoglio arriva ogni volta che si mette piede tra gli scaffali. I rincari alimentari, silenziosi ma costanti, stanno facendo lievitare gli scontrini. E non si parla di spese extra o vizi da gourmet, ma della classica spesa settimanale: pane, carne, frutta, verdura, come denuncia Assoutenti sul suo portale. Le solite cose, solo che oggi costano molto di più,

Basta guardare il carrello per accorgersene: la carne sembra oro, il burro è diventato quasi un lusso e anche il caffè  continua a salire senza pietà. Per farti un’idea, se prima una confezione di uova costava 2 euro, oggi ci si può avvicinare anche a 2,20 o 2,30 euro. Non sembra tanto? Prova a moltiplicare per una famiglia con due figli e per la spesa di un mese intero: la differenza si sente, eccome. E chi ha una famiglia se ne accorge subito, soprattutto se ci sono bocche piccole da sfamare e snack da infilare nello zaino.

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Il portafogli vuoto (Foto di Emil Kalibradov su Unsplash) – radiobicocca.it

Quanto pesa sui nostri portafogli

In pratica è come se fosse davvero una tassa: ogni anno, solo per mangiare, si spendono centinaia di euro in più. Una sorta di balzello obbligato che si aggiorna da solo mese dopo mese. Secondo alcune stime, si parla di quasi 400 euro in più all’anno per una famiglia media. Senza ricevuta, senza avviso, e soprattutto senza possibilità di evitarla.

Certo, i numeri ufficiali dicono che l’inflazione è “sotto controllo”, ma chi fa la spesa sa che la realtà è un’altra. Ogni prodotto sembra aver deciso di aumentare di prezzo a turno. Nessun settore escluso. Il problema non è solo quanto costa oggi il pomodoro, ma quanto poco resta in tasca dopo aver pagato anche il pomodoro. Ed è per questo che la sensazione è quella di un carrello sempre più vuoto e uno scontrino sempre più lungo.