Beppe Severgnini, la nostra Intervista


In occasione della prima edizione di Tempo di libri, la fiera dell’editoria italiana, a Milano dal 19 al 23 aprile 2017, abbiamo incontrato ed intervistato il giornalista Beppe Severgnini.

 

Lei ha lavorato a lungo per la carta stampata, collaborando con diverse testate giornalistiche, ma ha anche sperimentato il mezzo televisivo, da ultimo con il programma L’erba del vicino, su Raitre. Le chiediamo un confronto tra il mezzo televisivo e la carta stampata, come veicoli informativi.

Adesso sono diventato il direttore di Sette, del Corriere della Sera. Quindi sono tornato a fare soprattutto carta stampata. Sai, la risposta è che c’è meno differenza di quanto uno possa immaginare. Esiste naturalmente un modo di far vedere le cose: in televisione se non mostri le cose, serve a poco. Quando scrivi, è importante essere asciutti e brevi; quando parli in televisione, devi avere uno stile ancora più asciutto di quando scrivi. Ma la vera cosa importante, che accomuna tutti i mezzi di espressione, è avere qualcosa da dire. Dirlo. Dirlo in maniera chiara, veloce ed efficace. Se tu fai questo, funziona dovunque.

 

Ci dà un suo parere sullo stato di salute dell’informazione italiana in questo momento?

Convalescente.

 

Ringraziamo Beppe Severgnini per la disponibilità e vi lasciamo con il sito ufficiale del festival:

 

 


Radio Bicocca

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