Esenzione dazi pacchi extra‐UE | accordo Unione Europea in vista: passo decisivo verso il 2026

Esenzione dazi pacchi extra‐UE | accordo Unione Europea in vista: passo decisivo verso il 2026

Pacchi caricati dal corriere @pexels, radiobicocca.it

L’Unione Europea accelera sul nuovo regime doganale: l’esenzione dai dazi per i pacchi extra-UE entra nella fase finale dei negoziati e prepara il terreno alle regole del 2026.

Il tema dei dazi sui pacchi provenienti da Paesi extra-UE è tornato al centro del dibattito politico e commerciale, complici l’aumento degli acquisti online e la necessità di modernizzare un sistema doganale pensato per un mercato molto diverso da quello attuale. La spinta arriva dalle istituzioni europee, che mirano a semplificare i controlli e rendere più efficiente la gestione dei flussi di merci a basso valore economico.

Secondo l’Unione Europea, il nuovo quadro normativo rappresenta un passaggio chiave per ridurre la pressione amministrativa sia sugli operatori logistici sia sulle autorità che oggi devono verificare milioni di spedizioni ogni giorno. L’obiettivo è stabilire un sistema più snello, tecnologico e uniforme tra gli Stati membri, così da evitare ritardi e interpretazioni divergenti.

Perché Bruxelles vuole rivedere il sistema di dazi

Alla base della riforma c’è l’esigenza di aggiornare regole ormai superate dalla crescita del commercio elettronico, che ha moltiplicato gli acquisti transfrontalieri e le spedizioni di piccolo valore. L’Unione Europea sottolinea come l’attuale impianto non sia più adeguato a sostenere il volume delle operazioni quotidiane e rischi di rallentare la competitività del mercato unico. La revisione punta quindi a rendere tutto più controllabile e allo stesso tempo più semplice, evitando che i consumatori si trovino di fronte a costi inattesi al momento della consegna.

Il percorso avviato a Bruxelles include anche una maggiore collaborazione tra dogane e operatori, che saranno chiamati a fornire informazioni digitali più dettagliate per rendere le verifiche più rapide. È in questo contesto che la possibile esenzione dai dazi per determinate soglie di valore si inserisce come tassello fondamentale della nuova struttura, pensata per alleggerire il lavoro delle autorità senza creare zone d’ombra o facilitare l’elusione fiscale.

uomo con pacchi
Il pacco (Foto di romeosessions da Pixabay) – radiobicocca.it

Cosa potrebbe cambiare concretamente entro il 2026

Le misure in discussione prevedono un ampliamento delle soglie esentate dai dazi, con l’intenzione di uniformare le regole in tutti gli Stati membri e ridurre le differenze che spesso generano incertezza tra i consumatori. Se l’accordo verrà confermato, il nuovo sistema entrerà progressivamente in vigore nel 2026, accompagnato da procedure digitali più precise e da una maggiore trasparenza sulle informazioni richieste ai venditori extra-UE. L’Unione Europea intende così garantire un mercato più equilibrato, nel quale i prodotti provenienti da Paesi terzi non godano di vantaggi competitivi dovuti a controlli insufficienti.

Il progetto include anche un potenziamento dei sistemi informatici doganali, che consentirà di gestire in modo più rapido e puntuale l’enorme quantità di pacchi che attraversano ogni giorno le frontiere europee. Per i consumatori, ciò potrebbe tradursi in una riduzione delle sorprese alla consegna e in un quadro di costi più prevedibile. Per gli operatori logistici, in un alleggerimento delle procedure più ripetitive. Tutto ruota attorno alla volontà di costruire una filiera più ordinata e capace di adattarsi alla realtà attuale, in cui la tracciabilità diventa un elemento strategico tanto quanto la velocità di consegna.