Il film si apre con un omaggio a Leopardi e a L’infinito: una coppia di anziani contempla il panorama di una città da un colle. Da qui il regista Roy Andersson inizia ad accostare diverse brevi storie tutte accomunate dalla descrizione della sofferenza che provoca lo stare al mondo. C’è un prete che ha perso la fede e si rifugia nella bottiglia. Una donna che attende il suo uomo alla stazione. Una coppia di genitori che visita la tomba del figlio. Attraverso la presentazione dei personaggi e delle loro storie emerge la scelta di voler raccontare come il caso domini qualunque cosa, eppure, tra infelicità, senso di smarrimento e vergogna, sembra ancora esserci un filo di speranza.
About Endlessness (6/21)

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