Mondiale Antirazzista, fra sport e culture

Mondiale Antirazzista, fra sport e culture

Stiamo assistendo in queste settimane aimondiali di calcio in Russiae come la maggior parte di noi sa l’Italia è fuori… E allora, piuttosto che stare lì impalati a guardare altre nazioni contendersi il titolo perché non scendere in campo dimenticandoci di vittorie, scudetti e medaglie d’oro? La possibilità c’è ed è a pochi chilometri da noi: a Castelfranco in provincia di Modena dal 4 all’8 luglio si terrà infatti ilmondiale antirazzista, una manifestazione nata nel 1997 grazie al progetto Ultrà di UISP Emilia Romagna con l’obiettivo di far incontrare gruppi ultrà, solitamente stigmatizzati come razzisti, ed immigrati. L’edizione di quest’anno vede la partecipazione di alcune organizzazioni non governative fra le qualiActionaid, impegnata nella difesa e promozione dei diritti umani di fasce vulnerabili, tra cui i migranti. Questo eventoè un’opportunità di gioco, divertimento e sensibilizzazione. Le squadre sono miste, uomini e donne giocano insieme, l’assenza degli arbitri ha l’obiettivo di supportare ilfair playfra i concorrenti il cui unico scopo è quello di condividere alcune giornate all’insegna delrispetto interculturaleattraverso la celebrazione di questi valori trasmessi con l’esperienza dello sport: calcio, basket, pallavolo, rugby e Tchoukball le discipline previste. Si condividono numerosi momenti e non solo relativi allo sport. I concerti durante i quali verranno proposti suoni Balcani, folk, ska, gipsy e raggae sono organizzati nel corso di tutta la manifestazione in orario serale. E non finisce qui… Se per caso ci si stanca di giocare e si ha voglia di ascoltare qualche approfondimento sui temi più svariati lo si può fare partecipando alle diverse tavole rotonde come quella prevista per il 6 luglio alle ore 15,00 dove l’associazioneAvvocato di stradapresenterà i risultati di una ricerca intitolata: “Una strada diversa II. Homelessness e persone LGBT”(Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender). L’area campeggio è gratuita e rappresenta uno spazio verde volto al rispetto dell’ambiente; all’entrata saranno consegnati sacchetti per la spazzatura e consigli su come tenere pulito il proprio spazio. La piazza antirazzista rappresenta il vero punto d’incontro della manifestazione: è qui che ogni squadra ha l’occasione di raccontare la propria storia ed ascoltare quella delle altre attraverso un allestimento condiviso degli spazi che coloreranno la piazza dandole un tocco cosmopolita. Insomma, non c’è nulla da aspettare: leiscrizionisono ancora aperte e se non siete amanti dello sport è possibile che fra le altre proposte possiate trovare quella che fa al caso vostro in modo da prendere al volo la possibilità di scendere in campo e far sentire la vostra voce in un momento delicato del Bel Paese in cui ira e pregiudizi portano a volte ad un’irrazionalità che spaventa