Pinocchio, il ritorno di Roberto Benigni

questa volta nei panni diGeppetto. Già inLa Vita è bellasi è
trovato ad interpretare il ruolo del padre ma, se in quell’occasione era lui il
bugiardo, qua sarà un padre amorevole e moralmente limpido, un uomo che darebbe
tutto pur di non far mancare nulla al figlio. “Geppetto è il padre più famoso del mondo assieme a San Giuseppe– ironizzaBenigniin conferenza stampa –Entrambi sono falegnami, entrambi hanno un figlio adottivo ed entrambi vivono la sua risurrezione!” La figura del padre è quindi una delle principali in Pinocchio a ma, accanto a lui, sono presenti tantissimi altri attori di altissimo livello. Il burberoMangiafuocosarà interpretato da un convincenteGigi Proiettiche, tramite un look a metà traRasputineHagrid, riuscirà a dar vita ad un personaggio possente ed inquietante.Il Gatto e la Volpesono rispettivamenteRocco PapaleoeMassimo Ceccherini, il primo cieco ed il secondo zoppo. I due personaggi si completano a vicenda anche se sarà la Volpe a condurre i giochi e il Gatto a fare da spalla. Alla regia troveremoMatteo Garrone, reduce di film di successo comeGomorra,Il Racconto dei raccontieDogman, che gli hanno permesso di ottenere numerosissimi premi tra i quali setteDavid di Donatelloed una nomination per iGolden Globe. Uno dei denominatori comuni delle sue pellicole è la violenza ma, per questa volta, di sangue non ne vedremo nemmeno una goccia. La storia è stata pensata per essere apprezzata da grandi e piccini, un modo per riunire al cinema le famiglie nel periodo più magico dell’anno. Per quanto riguarda invece la scrittura del film, la sceneggiatura è stata realizzata a quattro mani con Ceccherini. La prima versione di Pinocchio infatti era molto fedele all’originale di Collodi ma dopo l’intervento di Massimo si è deciso di aggiustare alcuni dettagli per rendere la pellicola più divertente e leggera in alcuni passaggi, senza però snaturarla. Uno dei punti di forza diPinocchioè sicuramente iltrucco, in grado di conferire al piccolo protagonista e agli altri burattini un aspettolegnosomai visto sul grande schermo. Pinocchio, tanto per rendere l’idea, doveva sottoporsi ogni mattina a tre ore di make-up affinchè la maschera in silicone venisse dipinta nel migliore dei modi e fosse in grado di restituire allo spettatore l’impressione del vero legno. Tutto questo per tre mesi e tenete presente cheFederico Ielapi, il giovane burattino, ha solamente otto anni. L’uso dei trucchi rende quindi il tutto più vero e, di
conseguenza, grottesco. Non voglio essere frainteso, questo non è da vedere
come un difetto, ma è forse un elemento da considerare se si decide di andare a
vederlo con i più piccoli. Personaggi come il tonno antropomorfo, alcune
marionette o lo stesso grillo parlante sono abbastanza distanti dalla versione
allegra e colorata alla quale siamo stati abituati e ci vengono presentati in
tutto il loro magnifico realismo. In conclusione,Pinocchioè senza dubbio una delle storie più affascinanti della nostra tradizione e vederla trasposta con così tanta cura sul grande schermo non può che essere un piacere. Consigliato a tutti gli amanti dell’originale e una prova di come il cinema italiano non sia morto ma, al contrario, stia vivendo una seconda epoca d’oro