Stufe a pellet 2025: quando convengono davvero? | Efficienza fino al 90% e incentivi “Conto Termico” Enea
Stufe a pellet - pexels - radiobicocca
Le nuove stufe a pellet del 2025 promettono consumi ridotti, alte prestazioni e incentivi economici grazie al Conto Termico gestito da ENEA.
Con l’inverno alle porte, sempre più famiglie si chiedono se passare al riscaldamento a pellet possa essere una scelta conveniente. Negli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica ha reso queste stufe più efficienti, più pulite e più sostenibili. Secondo l’ENEA, le moderne stufe a pellet possono raggiungere un rendimento termico fino al 90%, riducendo notevolmente i costi rispetto ai sistemi tradizionali a gas o gasolio.
Il vantaggio non è solo economico ma anche ambientale: il pellet, ricavato da scarti di legno compressi, è considerato una fonte rinnovabile e a basse emissioni di CO₂. Proprio per questo, il suo utilizzo rientra tra le soluzioni incentivate dal Conto Termico, lo strumento che premia chi investe in tecnologie più efficienti e sostenibili per il riscaldamento domestico.
Come funzionano gli incentivi del Conto Termico
L’ENEA ricorda che il Conto Termico 2.0 consente di recuperare fino al 65% della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di una nuova stufa a pellet, purché venga sostituito un vecchio impianto a bassa efficienza. L’incentivo è erogato direttamente sul conto corrente del richiedente, generalmente entro pochi mesi dalla presentazione della domanda.
Per accedere al beneficio è necessario che la stufa rientri nei parametri di efficienza energetica e di emissione fissati dalle norme europee. Sono escluse le installazioni ex novo senza sostituzione di un impianto esistente. In caso di famiglie con redditi medio-bassi o in zone climatiche più rigide, l’importo del contributo può risultare ancora più vantaggioso. ENEA sottolinea l’importanza di scegliere apparecchi certificati e installatori qualificati per garantire prestazioni ottimali e sicurezza d’uso.

Quando la stufa a pellet conviene davvero
La convenienza delle stufe a pellet dipende da diversi fattori: il prezzo del combustibile, l’isolamento termico dell’abitazione e le ore di utilizzo giornaliere. In case di medie dimensioni e ben coibentate, il risparmio può superare il 30% rispetto al gas metano. Inoltre, la manutenzione è relativamente semplice e la disponibilità di pellet sul mercato italiano garantisce continuità di fornitura durante tutto l’anno.
Un altro punto di forza è la gestione digitale. I modelli di nuova generazione sono programmabili, con accensione automatica e controllo da smartphone, caratteristiche che migliorano il comfort e riducono gli sprechi. In definitiva, la stufa a pellet del 2025 non è solo una scelta ecologica ma anche una soluzione intelligente per chi vuole riscaldare casa in modo efficiente, sostenibile e conveniente.
