Superclàsico Inédito in finale di Copa Libertadores

Mondiale, il nuovo romantico singolo di EmmabyJessica Amianto Barbato MTV EMA 2018, parola d’ordine: girl powerbyLinda Barbieri Superclàsico Inédito in finale di Copa Libertadores Sarà ilSuperclàsico,Boca Juniors – River Plate, l’epilogo dellaCopa Libertadores 2018. Dopo aver rispettivamente eliminato le brasiliane Palmeiras e Grêmio, le due squadre diBuenos Airessi affronteranno per la prima volta nella storia nellafinaledi questa competizione. L’andata si giocherà sabato 10 novembre, ore 20:00, allaBombonera, il ritorno due settimane dopo, alla stessa ora alMonumental. La doppia finale che deciderà la cinquantanovesima edizione della Copa Libertadores consisterà, in sintesi, in unossimoro: unSuperclàsico inédito, che non si era mai visto prima e che mai più si vedrà. Già, perché non solo Boca Juniors e River Plate danno vita allarivalità più sentita al mondo, non solo lo faranno per laprima voltain una finale della competizione più importante del Sudamerica, l’equivalente della nostra Champions League, ma per rendere il tutto ancora più indelebile nella storia del calcio mondiale, questa finale sarà anche l’ultimanel formato attuale. Dal prossimo anno, infatti, si deciderà tutto in una partita secca e in campo neutro. Boca – River, però, data la sua rilevanza non ordinaria, non è semplicemente la partita che si giocherà, ma anche, e soprattutto l’ insieme di quelle che si giocarono, o che si potrebbero giocare se si riunissero tutti i campioni che ne sono stati protagonisti dalprimer partidodel 1913 ad oggi. È la sfida fra ilclub più titolato del Sudamerica, con6 Libertadoresin bacheca e quellopiù titolato d’Argentina, vincitore di49 titoli nazionali, di cui 36 campionati. Allora ecco che il 10 e il 24 novembre non sarà solamente la battaglia fra Schelotto e Gallardo, i dueallenatorie prima ancora leggende dei rispettivi club, fra ibomberÁbila e Borré, fra legiovani promessedel calcio argentino Pavòn e Palacios, fra i ruvidi ed esperticentrocampistiex-Valencia Fernando Gago ed Enzo Pérez, l’occasione dirivalsadeiMillonarios, una voltaXeneizes, Maidana e Pratto. IlSuperclàsicosarà ancheMaradona, il trascinatore, ilbarillete cosmicodi Messico ’86, controMario Kempes,el Matador, l’eroe di Argentina ’78; saràel Diezper eccellenza,Juan Romàn Riquelmecontroel PichichioriginaleAlfredo Di Stéfano; sarà lo scontro fra le due anime, gialloblù e biancorossa, delRe LeoneGabriel Batistuta. Boca Juniors – River Plate, infine, ora più che mai, sarà il confronto a distanza fraLa Bombonera, famosa per le vibrazioni che si sentono quando i tifosi, soprannominatiel Jugador nùmero 12, cominciano a saltare all’unisono, da cui il detto“La Bombonera no trembla, Late.”(La Bombonera non trema. Batte), edEl Monumental, con 65 465 posti a sedere lo stadio più grande d’Argentina. Ad oggi, losXeneizes(genovesi), così è chiamato il Boca Juniors per le origini, genovesi appunto, dei suoifondatori, sono leggermente in vantaggio negliscontri diretti, sia in assoluto, 88 a 81, che in Copa Libertadores, 10 a 7 ed hanno vinto gli ultimi due campionati, ma non trionfano nel massimo trofeo continentale dal 2007. IMillonarios, soprannome che deriva dallespese follisostenute neglianni ’30dall’allora presidente del River Plate, dal canto loro hanno già battuto i rivali di sempre inquesta stagioneper2 a 0e sono l’ultima squadra argentina ad aver vinto la coppa, nel 2015. Chissà allora come finirà questa volta. Chissà seCarlitos Tevez, tornato alla Boca dopo aver vinto tutto in Europa, replicherà laGallinitadel2004, quando dopo aver segnato esultò mimando una gallina per irridere gli avversari, chiamati ironicamentegallinas, appunto, da quando nel 1966 persero la finale contro gli uruguaiani del Peñarol per 4 a 2, dopo essere stati in vantaggio 2 a 0. Chissà se invece finirà come ai quarti di finale del2015, ilClàsico del gas pimienta, quando il ibosteros, appellativo dispregiativo rivolto ai giocatori del Boca, che deriva dallabosta, letteralmente “sterco di cavallo” in argentino, furono squalificati a causa dell’uso, da parte dei loro tifosi dispray al peperoncino(gas pimienta) contro i sostenitori avversari. Chissà infine se le due tifoserie ascolteranno l’appello allanon-violenzadegli “europei”Paredes(ex-Boca) eDriussi(ex-River). Sicuramente non finirà in modo banale,Clàsico, anziSuperclàsico, né in campo, né sugli spalti, né fuori dallo stadio, perché, come scrivevaSportweek, “al confronto Milan – Inter è una messa“. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati* Previous PostMondiale, il nuovo romantico singolo di EmmabyJessica Amianto Barbato Next PostMTV EMA 2018, parola d’ordine: girl powerbyLinda Barbieri