Test QI virale: 4 + 3(5-2) sta umiliando il web, qual è la risposta giusta? Se sbagli ti tocca ripetere le elementari
Il test (fonte foto pexels) - radiobicocca.it
Il test “4 + 3(5-2)” sta mandando in crisi il web: sembra facile, ma pochi trovano la risposta giusta. Tu sai risolverlo senza sbagliare?
C’è chi lo ha risolto in due secondi e chi, dopo dieci minuti, ha ancora lo sguardo perso nel vuoto. Il nuovo test matematico che sta facendo impazzire il web sembra una sciocchezza, ma in realtà sta dividendo amici, colleghi e perfetti sconosciuti sui social. Tutto per una semplice espressione: 4 + 3(5 – 2).
Sembra un’innocente operazione da scuola elementare, di quelle che risolvevi in fretta per poi colorare il margine del quaderno. E invece no: c’è chi giura che il risultato sia 21, chi scommette tutto su 22, e chi, sicuro di sé, spara 13 come se avesse appena risolto un’equazione di Einstein.
Il bello è che tutti sono convinti di avere ragione. Nei commenti si citano professori, si tirano in ballo vecchi libri di scuola e qualcuno posta la foto della calcolatrice come prova definitiva. Ma anche lì, a volte, il numero che compare non è quello che ti aspetti.
Alla fine, questa piccola sfida ci mette davanti a una verità universale: ricordiamo le tabelline, ma spesso dimentichiamo l’ordine delle operazioni. Eppure è tutto lì, in quel principio che a scuola sembrava ovvio e che oggi, davanti allo schermo, ci mette in crisi. Andiamo a vedere quindi.
Test QI virale: pochi lo risolvono
Si tratta di uno di quei test che guardi distrattamente, dai la risposta e pensi “tutto qui?”. Poi vai a controllare il risultato, e ti cade il mondo addosso. E ti chiedi come sia possibile.
Per risolvere il rompicapo bisogna tornare alle basi, quelle che ricordiamo tutti. Prima di tutto, le parentesi: si risolve ciò che è al loro interno. Quindi, 5 – 2 = 3. Fin qui, nessun dramma, vero? Ci eravamo arrivati. Ma poi le cose si complicano.

La soluzione non è quello che ti aspetti
Chi ha risposto 21 non è da bocciare: è un errore comunissimo, dovuto al riflesso di sommare 4 + 3 e poi moltiplicare per (5 – 2). È l’effetto “calcolo istintivo”, quello che ci porta a ignorare le regole quando la memoria va in tilt. In realtà, dopo la parentesi, si passa alla moltiplicazione, perché viene prima dell’addizione: 3 × 3 = 9. E solo alla fine si esegue la somma: 4 + 9 = 13. Semplice, no? Beh, forse sì, ma solo dopo averlo visto scritto nero su bianco.
In fondo, questo test non è solo un modo per giocare con i numeri, ma anche per allenare la mente. Un piccolo esercizio di logica che ci ricorda quanto la matematica sia una palestra per il cervello. Perché sì, a volte basta un più messo al posto sbagliato per farci tornare, anche solo per un attimo, ai banchi di scuola. E tu, avevi indovinato?
