Una serata in vacanza: Lo Stato Sociale al Carroponte


Lo Stato Sociale, dopo il successo ottenuto al festival di Sanremo, ritorna sul palco con il nuovo Una vita in vacanza tour nella periferia milanese venerdì 8 giugno.

I regaz Lodo, Albi, Bebo, Checco, Carota, hanno presentato al Carroponte, oramai tappa fissa per i loro live da diversi anni, i loro nuovi successi tratti dalla raccolta Primati e riproposto anche brani più vecchi e magari meno conosciuti.

Il concerto è stato aperto dalla band I botanici, prodotta da Alberto Guidetti, alias Bebo, che ha trasmesso ai fan in attesa la giusta carica per il live successivo. La tanto attesa serata è iniziata sulle note di Mi sono rotto il ca**o, con Lodo che incita il pubblico a saltare e a seguirlo sulle note della canzone, che risulta una tra le più apprezzate e conosciute del gruppo. La folla entusiasta esplode in balli e canti a squarciagola nelle canzoni seguenti, ritrovandosi nei testi così quotidiani, semplici e veri, che arrivano dritti a tutti, come in C’eravamo tanto sbagliati o Buona sfortuna.

Non mancano dei momenti più intimi, nei quali vengono presentati pezzi in versione acustica con l’alternanza delle voci di Lodo e Carota. Fare mattinaTe per una canzone scritto ho, Seggiovia sull’oceano e Niente di speciale fanno emozionare le persone presenti, sempre intente ad immortalare questi momenti con un telefono, a ricreare un’atmosfera romantica con le torce o accendini ma soprattutto a condividere questa esperienza con chi sta attorno loro.

Uno tra i momenti di maggiore condivisione è stato rappresentato dal coro innalzato per cinque minuti sulle parole Bruciare sempre, spegnersi mai , le quali potrebbero delineare e riassumere un ideale di vita, il motto per continuare ad andare avanti e rischiare sempre.

I temi storico-politici sono spesso presenti nei discorsi de Lo Stato Sociale: “Balla che chiunque un giorno ballerà/ guardando sotto i piedi leggerà il tuo nome/ Libertà”,  è il ritornello di Abbiamo vinto la guerra, al termine della quale i cantanti compongono sul palco la scritta Aldro Vive, riferita a Federico Aldrovandi.

Si dovrebbe riuscire a vivere senza rischiare di morire, si dovrebbe lavorare senza morire, tutelando uno dei diritti fondamentali della vita“, sono le parole di Lodo, mentre introduce Io, te e Carlo Marx, raccontando il lavoro in fabbrica, come quelle che erano presenti nella cittadina industriale di Sesto San Giovanni, e ricordando la città di Taranto e i morti sul lavoro.

Molto ben riuscita è la scelta dei videowall, che accompagnano il live e nei quali sono indicati i messaggi più rappresentativi o sono inserite le parole dei brani che compongono il medley di cinque datati brani, creando un momento karaoke nel quale la gente risulta protagonista, salendo anche sul palco per delle coreografie alternative.

Chiudono il concerto Una vita in vacanza e Cromosomi, che permettono al pubblico di divertirsi fino all’ultimo minuto, fino alle ultime note prima che le luci si spengano.

Forse avevano ragione a cantare “La musica ti salva, ti riduce in miseria, la musica ti uccide, la musica non è una cosa seria“, perché i cinque ragazzi di Bologna con la loro serenità, spensieratezza e voglia di divertirsi riescono ad arrivare a trattare la quotidianità e le emozioni della vita con un linguaggio che colpisce molti.

Lo Stato Sociale attraverserà in lungo e in largo l’Italia da giugno ad agosto con Una vita in vacanza Tour.


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