1969, l’omaggio di Achille Lauro all’anno del rock

1969 è il nuovo album di Achille Lauro


Achille Lauro 1969

La mode est toujours le reflet du temps dans le quel on vit, méme si quand le temps est banal, on préfére l’oublier

La moda riflette sempre i tempi in cui si vive, anche se, quando i tempi sono banali, preferiamo dimenticarlo

Coco Chanel

Con questa celebre citazione, il regista Sebastiano Bontempi introduce il video ufficiale di Rolls Royce, il brano che Achille Lauro, con la collaborazione di Boss Doms e Frenetik & Orange, ha presentato al 69° Festival di Sanremo e pubblicato su tutte le piattaforme musicali lo scorso 6 febbraio.

Achille Lauro, all’anagrafe Lauro De Marinis, ventinove anni ancora da compiere, ha una grande nostalgia, di mondi e vitalità ormai lontane dall’attuale, strettamente legate agli anni ’60 e ’70, specialmente al biennio del ’68-’69.

Volenteroso di riportare alla luce e ai giorni nostri quelle mode e non-mode caratteristiche di quegli anni, l’artista romano, cresciuto al Municipio III tra i quartieri Serpentara, Vigne Nuove e Conca d’Oro, ha deciso di intitolare il suo quinto album in studio 1969.

Achille Lauro

Una data che nasconde molto più di una semplice cifra numerica; una data che, come ogni simbolo, cela e si caratterizza di tante idee, raggruppate sotto l’immagine del 1969 con cui Achille Lauro, e il suo immancabile compagno nonché produttore Edoardo Manozzi, in arte Boss Doms, hanno deciso di comunicare tutti i valori e gli ideali che animavano quegli anni.

Su tutti sembra spiccare il lato poetico e maledetto, di vite che sono state condotte da alcune delle più grandi figure artistiche, dalle rockstars in riferimento ai tempi. Palesi ed espliciti, dunque, i richiami a queste figure nella già citata Rolls Royce (nona classificata su ventiquattro al Festival), che ha suscitato parecchi commenti riguardanti il testo; chi a favore e chi estremamente contro a causa delle citazioni al condurre una vita simile alle star che Lauro cita nella canzone: Amy Winehouse, Jimi Hendrix e i Doors.

Quella vena maledetta e poetica sembra ribadita dalla scelta di portare Morgan sul palco dell’Ariston durante la serata dei duetti, permettendo ad un artista che incarna l’ideale della rockstar, poetico e maledetto, di esibirsi al Festival e di mostrare un lato della musica che sembra oramai abbandonato.

Ennesima conferma di questo tentativo di riportare in auge ideali d’altri tempi è stata, lo scorso 4 aprile, la pubblicazione del secondo brano tratto dall’album 1969, ovvero C’est la Vie.

La lingua francese non è l’unico elemento in comune con il video di Rolls Royce; Sebastiano Bontempi torna dietro la macchina da presa con una regia che non dimentica di sottolineare il lato romantico di quell’epoca, riprendendo l’artista Lauro che passeggia d’inverno in spiaggia con il mare in burrasca, ricordando Il viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich, che consacrò l’inizio del periodo Romantico nella letteratura e nell’arte. Si tratta di un movimento fortemente ricollegabile a quel celebre anno, il 1969, che l’album consacra e celebra.

A livello musicale sembra quindi allontanarsi da un suo recente passato hip hop underground, come quello di Achille Idol Immortale o Dio C’è, e trap, in Ragazzi Madre, addolcendo le sonorità e le melodie proposte, una svolta già intuibile attraverso alcune dichiarazioni circa la realizzazione del precedente album Pour l’Amour, pubblicato nel 2018.
Se la sonorità e la melodia con cui vengono proposti i temi è variata, continua l’esposizione di testi che esprimono un senso di ribellione e rivalsa, in una forma che può sembrare più poetica, ma non meno diretta e ed efficace.

Achille Lauro, che sarà inoltre giudice durante la prossima edizione di X Factor, vuole dimostrarci quanto sia maturato in qualità di artista e cantante appartenente alla scena musicale italiana, non soltanto hip-hop, pur mantenendo sempre la sua volontà di ribellione e denuncia che lo ha caratterizzato sin dai tempi più giovani, mostrando lati e vissuti non comunemente trattati dall’informazione generale quotidiana.

L’album 1969 è disponibile online su tutte le piattaforme di streaming ed è acquistabile in copia fisica, CD e vinile, in tutti i negozi di musica.


0 Comments

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *