Intervista | Siamo tutti Benelli: racconti delle insicurezze di tutti i giovani


Benelli

Benelli è il progetto musicale di Claudio Marciano e Leonardo Spampani, due ragazzi di Grosseto che hanno deciso di trasferirsi a Bologna e che si sono ritrovati a comporre canzoni nell’estate 2018, sconfortati da una vita di musica che non sempre produce i risultati desiderati. Dopo il debutto con il primo singolo Rossa, il duo torna con Firenze, brano che racconta una nuova storia di studenti fuori sede ricca di malinconie ed incomprensioni, composto in collaborazione con Cimini, Carota de Lo stato sociale e Hyppo dei Keaton, per Manita Dischi.

Abbiamo intervistato Claudio per scoprire di più sulle loro percorso musicale e sui loro progetti futuri.

Il titolo del vostro disco sarà Siamo tutti, come il vostro nome di Instagram @siamotuttibenelli. Da dove nasce Benelli e come vi descrivereste a chi magari non vi conosce?

Avevamo un vecchio progetto musicale Luoghi comuni, che abbiamo poi abbandonato perchè il batterista ha preso la decisione di volersi concentrare sugli studi universitari. Eravamo in un periodo un po’ difficile, avevamo fatto uscire un disco e stavamo scrivendo dei pezzi che saranno presenti nel nuovo disco Siamo tutti. Abbiamo deciso, quindi, di voltare pagina anche perché ci sembrava di continuare a disegnare su un foglio già scarabocchiato: da qui è nato il progetto di Benelli.

Benelli è un tipo, un personaggio. Quando avevamo preso la decisione di chiudere con il progetto precedente era estate e ci trovavamo in riva al mare con questo nostro amico, il cui soprannome è Benelli. Ci piaceva il nome e quindi l’abbiamo scelto anche un po’ in onore di questa persona. Questa immagine ci rappresenta come situazione attuale, ci sentivamo affezionati a lui e ci ricorda anche da dove veniamo.

Mi descriverei come uno dei tanti ragazzi che a questa età studiano, lavorano che hanno dubbi, sogni e, forse, un obiettivo nella vita da voler realizzare. Nel percorrere però la nostra strada, ci si scontra inevitabilmente con il mondo e con i propri problemi, con il sentirsi spesso inadeguati, giudicati e criticati. Bisogna però imparare a fregarsene, a provare e riprovare a fare ciò che si vuole, prendendosi anche le proprie responsabilità.

Benelli è un’immagine simbolo per descrivere le incertezze che ogni giovane prova, nello scegliere un percorso universitario o un lavoro. Hai mai provato questo senso di insicurezza legato anche all’idea di voler fare musica nella vita?

Io mi sono laureato in Economia e Finanza, però ho sempre voluto fare il musicista, sin da piccolo. Ho voluto intraprendere questo percorso di studi perchè mi permetteva comunque di portare avanti il progetto musicale che avevo. La musica penso possa essere il migliore dei piani B in rapporto al tempo da impiegare e all’eventualità di non andare bene.

Come è nata l’idea di sviluppare questo progetto a Bologna?

Leonardo studia qui all’università e visto che abbiamo registrato il disco nello studio di Garrincha, mi è sembrata una soluzione ottimale quella di trasferirsi qui in maniera stabile, dopo aver finito il mio percorso di studi.
Bologna, un po’ come lo sta diventando anche Roma attualmente, è una città dove ci sono anche tanti artisti come noi, dove si respira un clima molto sereno.

Dal vostro profilo Instagram si può ritrovare molto della vostra storia e del personaggio che sta dietro al nome di Benelli. Come mai avete scelto un volto simbolo e i fumetti per raccontare la storia dei due singoli ?

Il fumetto è una nostra idea, realizzata in collaborazione con Stefano Bazzano che gestisce l’immagine del nostro progetto. Il volto simbolo, disegnato da Emma Furlan, all’inizio l’abbiamo usato per coprire i nostri e per presentarci, ma non è mai voluto essere un progetto di anonimato come quello di Liberato. Alla fine, abbiamo voluto metterci la faccia, presentarci al pubblico e il volto l’abbiamo inserito in una storia che raccontasse i fatti antecedenti a ciò che è descritto in Firenze.

Come avete conosciuto artisti come Mygirlisretro e Cimini, presenti all’interno del video di Firenze?

Con Cimini ci conosciamo davvero da tantissimo tempo. Pensa che addirittura il batterista che accompagnava Leonardo e me, nel nostro vecchio progetto musicale, ha suonato anche per diverse date con Federico.
Carlo Cianetti (My Girl is Retro) è il nostro piccolo fratellino, ci siamo conosciuti perchè siamo nella stessa etichetta, Manita Dischi,e mi sono ritrovato a suonare il basso per una sua data live.

Com’è nata la scelta di presentare un brano con un video karaoke in macchina, che risulta essere molto genuino e senza filtri?

Da una parte c’era il fumetto, presente nella pagina Instagram, che doveva avere un possibile continuo con questo video, dall’altra parte c’era anche l’idea di voler creare un collegamento con la canzone Firenze, dove nel ritornello si dice Facciamo un incidente in macchina. Tutte le persone che avevano già ascoltato la canzone da un po’ di tempo si ritrovavano sempre a canticchiarla in giro in macchina e allora da qui c’è venuta l’idea di fare una preview con il karaoke.

Cimini si è prestato molto volentieri nel realizzare questo videoclip, si è buttato in macchina a cantare, semplicemente, come se si fosse tra amici e senza una videocamera. Carlo (My Girl is Retro) penso sia stato uno degli unici che per il video si è preparato davvero, come se stesse recitando una parte.

Visto che siete un duo, come avviene il processo di scrittura dei testi e della melodia delle canzoni? Quanto siete autocritici in quello che scrivete?

Di solito uno dei due porta una canzone e l’altro interviene modificandola con le proprie idee. Oramai dopo tanti anni che lavoriamo insieme abbiamo trovato un modo per unire le forze, non dal concepimento di un pezzo, perchè è difficile, ma dal momento successivo.

Come succede sempre, i brani che avevamo scritto per il disco erano di più, poi siamo arrivati ad una scrematura, lavorando con Federico Cimini e Hyppo. Ad esempio, Firenze all’inizio doveva essere eliminata dal disco, ed ora è diventato un singolo. Non sempre i brani vengono ritoccati così pesantemente, a volte modifichiamo solo la struttura o solo la melodia, però devono comunque attraversare questo processo di revisione prima di essere inserite all’interno del disco.

Come vi siete a trovate a lavorare nella produzione dell’intero disco con Cimini, Hyppo e Carota?

Questo disco è stato un lavoro a più mani ed abbiamo imparato tanto da questi grandi esperti del settore.
Federico (Cimini) ci ha aiutato nella stesura dei testi e sono capitate occasioni nelle quali ci consigliava di modificare le parole, per far capire a tutti ciò che volevamo raccontare, basandoci sulle nostre situazioni quotidiane.
Hyppo ci ha supportato nel dare un senso di storia dal punto di vista musicale alla canzone.
Enrico(Carota) ha contribuito alle modifiche delle dei suoni, delle tastiere e degli arrangiamenti, anche solo suonando poche note e modificando completamente alcuni brani.

Quali sono i vostri progetti futuri?

Faremo uscire un singolo a Maggio, prima dell’uscita del disco faremo qualche data come showcase in acustico o in apertura di qualche artista, tra le quali il 3 Maggio al Rocket di Milano per Linoleum.

Ringraziamo Claudio per la disponibilità e l’ufficio stampa Conza per l’opportunità. Non vi resta ora che ascoltare e scoprire questo emergente e carismatico duo Benelli!


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