Il 23 giugno a Parco Sempione: tutti insieme senza muri


Insieme senza muri è una manifestazione a favore dell’accoglienza e dell’inclusione sociale, partita lo scorso anno a Milano con una marcia alla quale hanno partecipato circa centomila persone. Quest’anno la seconda edizione è cresciuta fino a comprendere un intero mese di iniziative, che si concluderà sabato 23 giugno al Parco Sempione. La giornata conclusiva prevede alle 13 una tavolata multietnica, un banchetto di 2600 metri e 8000 posti a sedere. A partire dalle 16, al Teatro Burri ci sarà Zelig show con alcuni tra i comici più apprezzati come Ale e Franz e Debora Villa. Saliranno sul palco anche, tra gli altri, Frankie Hi Energy e Roberto Saviano.

evento 23 giugno Parco Sempione

Abbiamo intervistato la signora Ornella Carrera, tra gli organizzatori della manifestazione e membro del comitato Insieme senza muri.

Signora Carrera, com’è andata questa seconda edizione e cosa succederà sabato 23 giugno a Parco Sempione? Perché è importante esserci?

Quest’anno abbiamo organizzato insieme a diverse associazioni e ai singoli, in collaborazione con il comune di Milano, 180 eventi spontanei, partiti dal basso. Ognuno ha proposto un evento, come, ad esempio, cene condivise tra italiani e stranieri, mostre, spettacoli teatrali, convegni ed incontri. Noi come comitato abbiamo condiviso la formazione di queste manifestazioni, sorte senza nessun tipo di sollecitazione. Abbiamo, inoltre, diffuso l’invito a questa tavolata condivisa, che si terrà a Parco Sempione. Chiunque voglia partecipare può iscriversi registrandosi sul sito RicettaMilano e portare un piatto o un menù per chi si iscrive in gruppo. La condivisione del pranzo è un momento di comunità tra amici e famiglie, quindi vogliamo condividerlo attraverso il cibo. Vuole essere anche un momento di conoscenza con le persone che sono qui a Milano, come rifugiati, seconde generazioni, che non sempre abbiamo occasione di incontrare in questi momenti. Vogliamo superare i muri, come sottolineato dal nome del nostro comitato: siamo, quindi, contrari alla direzione che sta prendendo il governo dell’Italia, dalla decisione della chiusura dei porti, che abbiamo contestato con il flashmob in Piazza della Scala, al censimento dei rom, recentemente annunciato. Vogliamo raccontare una storia diversa e sicuramente difficile, perché l’integrazione e l’accoglienza sono fasi problematiche, che vanno però affrontate in modo umano. Vogliamo restare umani. Per noi è importante mettere le persone davanti a tutto. Ad esempio, per quanto riguarda i salvataggi in mare, prima si salvano le persone e poi si pensa a come gestire una situazione che va regolata.

A proposito di questo, viviamo un periodo in cui si pone sempre più l’accento su ciò che ci divide rispetto a ciò che ci unisce. Secondo lei come si possono contrastare i preconcetti e l’indifferenza?

La conoscenza è sicuramente un elemento fondamentale perché spesso chi comunica attraverso i media messaggi di paura e di aggressività lo fa con un grosso successo nei confronti delle persone che non toccano con mano e non conoscono le realtà. È vero che ci sono delle realtà problematiche, ma vanno conosciute, perché conoscendo si può affrontare in maniera più positiva quello che sta succedendo.

Quali sono i progetti futuri del comitato Insieme senza muri?
Sicuramente continueremo, come abbiamo fatto in questi mesi, a lavorare con le scuole. Secondo noi è importante trasmettere la cultura dell’accoglienza ai bambini fin da piccoli. Inoltre, dopo questo momento di aggregazione che sarà la tavolata, lavoreremo con le associazioni per cercare di costruire un territorio più fertile. Il territorio di Milano è sempre stato accogliente, come abbiamo visto anche con la manifestazione dello scorso anno.

Ringraziamo la signora Carrera per la sua disponibilità e ricordiamo che è possibile iscriversi alla tavolata condivisa attraverso il sito ufficale  oppure direttamente sabato 23 giugno a Parco Sempione.

Il cibo è cultura e dalla sua condivisione si può vedere che un altro Paese non solo è possibile, ma esiste.

 

 

 

 


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