Chi è Don Patricio, “El màs italiano de la zona”

Chi è Don Patricio, “El màs italiano de la zona”

BST #8 | Gli spring tips di Radio BicoccabyMario Palmisano Intervista | Conosciamo i Post NebbiabyDavide Romano Chi è Don Patricio, “El màs italiano de la zona” Ieri, dallaSpagna, eludendo tutte le restrizioni legate all’emergenza sanitaria, è approdato sulla scena italiana uno dei rapper emergenti più in voga del mondo latino: Patricio Martín Díaz, per tuttiDon Patricio. È successo grazie aGhali, che lo ha fortemente voluto per il suoremixdiBoogieman. Pero no es cool. Chissà quanto l’avremmo sentito questo ritornello, fra spiagge, bar, discoteche e party privati quest’estate, e non solo in Italia, ma anche in Spagna e soprattutto alleCanarie, dove Don Patricio è un vero e proprio idolo. Se solo tutti questidivertissementsnon fossero proibiti a causa del coronavirus. Da ieri molti si staranno chiedendo chi sia quel cantante che, con la sua vocina un po’ infantile e quello strano accento fa del remix diBoogiemanuna perfetta hit estiva. I pochi che hanno letto il nostroquarto winter tip, avranno la sensazione di averne già sentito parlare. I tanti che sono stati in Erasmus in Spagna nell’ultimo anno conoscono sicuramente alcune sue canzoni. La maggior parte degli italiani, prima di leggere il suo nome nell’album di Ghali, non lo aveva mai sentito prima. Don Patricio ha ventisette anni ed è originario diLa Caleta, un paesino abitato da circa 250 persone, sulla costa dell’isola diEl Hierro, la più piccola e meno popolata delle sette Canarie, con poco più di 10 mila abitanti. Esordisce musicalmente con il gruppo canario dei Locoplaya. Il lororap vecchia scuola, addolcito da sonorità più tradizionali come quelle disalsaebachata, conquista l’arcipelago. Il loro più grande successo,Cuelga tù(in italiano: attacca tu), vanta 7 milioni di stream su Spotify, maPatri, come si fa chiamare, ha piani ben più ambiziosi. Le Canarie gli stanno strette. Così intraprende una carriera dasolista, senza mai abbandonare definitivamente il gruppo, un po’ come Guè con i Club Dogo. Nel 2019, il suo albumLa dura vida del joven rapero, diventa un successo in tutta Spagna. Il singoloContando Lunares, con 174 milioni di stream su Spotify, viene suonato ripetutamente in tutte le spiagge, discoteche e bar delmondo latino. Il portiere giallorosso Pau Lopez è già uno dei suoi fan più illustri, come riportalaroma24.it. Da poco è uscito ilremixe ne ha già 7 milioni. Ora,el mas italiano de la zona, come ama definirsi lui stesso, può contare 4 milioni diascoltatori mensili.Così ha deciso di sbarcare in quel mondo tanto idealizzato nei suoi testi, quanto quello latino è idealizzato nei testi dei cantanti italiani: il Belpaese. Basterebbe ascoltare la simpatica intro diContando Lunaresper rendersene conto. Buongiorno, buonasera a los signori y las principessaNon capito l’italiani, l’italiano de la zonaIl bambino Don Patricio e Cruzzi CafunottiDe la piazza de la Caleta para el mundo enteroPizza prosciutto, pizza tropicale, pan con ajo 2’50 Coca Cola grandeEspero que disfruten del disco de Patri Don Patricio non è il primo a contaminare la nostra scena rap/trap e ad esportarla in ambienti più caraibici. In molti ricorderanno la strofa del colombianoJ Balvinnel remix diYoshi. Non è nemmeno il primo canario a prendersi l’Italia e a portarsela nel bel mezzo dell’oceano atlantico. GiàMaikel Delacalle, lui di Tenerife, aveva collaborato con Mahmood al remix diSoldi, facendolo diventare una hit anche in Spagna. Dovremo abituarcene. La nostra musica, almeno per quanto riguarda i generi prediletti dalla sottocultura giovanile, ha raggiunto un livello dimaturitàe dimodernitàtale da diventare un terreno molto fertile per lecontaminazionitipiche del mondo globalizzato. Questo significa anche che, dall’altro lato, è finalmente pronta, dopo decenni, per essere di nuovoesportatain tutto il mondo. L’Italia sta tornandocool