Away: Netflix ci porta in missione su Marte


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Il 4 settembre, su Netflix, partirà Away, l’ultimo prodotto di genere drammatico e fantascientifico del popolare servizio di streaming.

Il titolo, in italiano “lontano”, seppur emblematico, non rende bene l’idea: i protagonisti dello show sono cinque astronauti, in missione per raggiungere Marte, il Pianeta Rosso.

Per dieci episodi dalla durata di un’ora circa, vedremo come la protagonista Emma Green (HilarySwank), gestirà la missione esplorativa e la sua squadra e, contemporaneamente, farà i conti con il dolore e il rammarico di dover lasciare suo marito Matt (Josh Charles) e sua figlia Alexis (Talitha Bateman) per tre anni. Il tutto sarà reso più complicato da un problema di salute di Matt, emerso poco dopo la partenza per lo spazio della moglie. Così, la sedicenne Alexis si ritroverà a crescere in fretta per stare accanto al padre e, quest’ultimo, si ritroverà a domandarsi se la decisione della moglie, seppur comprensibile, poteva avere un esito diverso.

Il peso delle proprie scelte

Dubbio che fa breccia anche nel cuore degli altri quattro astronauti, ciascuno destabilizzato da un passato scomodo e dalla consapevolezza che non toccherà nuovamente il suolo terrestre per tre anni, il tempo di una missione esplorativa ad alta possibilità di fallimento.

Diversi per competenze e nazionalità, come ci si aspetterebbe da una missione a cui molte nazioni del mondo vorrebbero partecipare. Infatti, la squadra di astronauti è composta da: Kwesi Weisberg-Adebayo (Ato Essandoh) botanico di origine britannico-ghanese; Misha Popov (Mark Ivanir) ingegnere navale russo; Ram Arya (Ray Panthaki) medico indiano; Lu Wang (Vivian Wu) geologa e chimica cinese.

Anche loro dovranno fare i conti con la difficile scelta di lasciare la loro vita sulla Terra e di metterla in stand by per almeno tre anni. Al loro ritorno, troveranno ciò che hanno lasciato? La serie sembra infatti vertere più sugli aspetti psicologici e drammatici della lontananza piuttosto che sugli aspetti tecnici e fantascientifici. Che, però, non mancheranno: dal trailer possiamo aspettarci diversi guasti e malfunzionamenti tecnici che metteranno a dura prova le conoscenze, il self control e, perché no, anche la fortuna dei nostri astronauti.

Netflix ci porterà su Marte, dal 4 settembre, voi siete pronti?


Davide Romano

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