Bicocca Tips | Quanto pesa la nostra coscienza?


Avete mai notato che il tema della psiche, della coscienza e dei pensieri che abbiamo in testa viene spesso ripreso da molti artisti nel corso degli anni, ma rimane sempre un taboo per la società?

Sembra che esprimere il casino che ci occupa la testa, composto da pensieri, emozioni e paranoie non sia ben accettato sui social o durante un discorso.

Ma se lo fa un artista, che ha sicuramente più voce per farsi sentire, le orecchie si drizzano per ascoltare e sui social parte l’onda di acclamazione.

Ben venga che ci siano artisti che hanno questa sensibilità e capacità di raccontare i propri grovigli di pensieri da renderli quasi nostri; vorrei solo che anche il singolo riuscisse a trovare il suo spazio ed un modo per farsi ascoltare che non sia solo andando dallo psicologo.

Fatta questa premessa, vorrei suggerirvi una serie tv, una canzone ed un libro decisamente psicologici e dove gli autori si mettono a nudo e ci fanno sentire meno incompresi. Il legame che ho trovato tra queste opere è la coscienza.

La coscienza ci aiuta o ci giudica solamente? E mi chiedo quindi: quanto pesa la nostra coscienza?

Non avremo mai delle risposte certe, ma per il momento mi sento di ringraziare tutti gli artisti che si fanno carico di questo tema e che ci ricordano che avere quel groviglio di pensieri in testa è più che normale, e sentirli ad alta voce ci aiuta ad alleggerirci.

  1. 1 Serie TV: Strappare lungo i bordi - Zerocalcare


    E’ la serie Netflix del momento. Zerocalcare in arte, Michele Rech all'anagrafe, è un famoso fumettista romano che da anni ci accompagna con le sue storie a fumetti ed animate. Dopo Rebibbia Quarantine, andata in onda su La7, dove raccontava la pandemia dal suo punto di vista (ma che è anche un po’ nostro), è approdato su Netflix con la serie da 6 episodi Strappare lungo i bordi.

    Già il titolo è in sè particolare, riusciamo davvero a strappare lungo i bordi? Zerocalcare ci illustra proprio come sia difficile perseguire in maniera perfetta quell’idea di vita che da sempre abbiamo sognato e che non tutti sono in grado di accettare strade diverse.

    In questo percorso Michele sputa una serie di battute con la sua coscienza Armadillo, una figura onnipresente che lo giudica in ogni suo passo, e ci regala svariati monologhi con delle chicche così vere e crude che fanno quasi male. 

    Armadillo è così duro con Michele, cerca di farlo uscire un po' dal suo guscio ma il suo essere così pressante e giudichevole non riesce a fargli ottenere gli effetti sperati.

  2. 2 Canzone: Dialogo tra due pazzi - Marco Mengoni


    Dialogo tra due pazzi di Marco Mengoni è un brano del 2018 inserito nell’album Atlantico, è una canzone fuori dagli schemi che propone un dialogo tra se stessi e la propria coscienza.

    “Dimmi cosa vedi dentro di me
    C'è un formicaio nella tua testa”

    E’ l’inizio del brano, Marco si chiede cosa ci sia nella sua testa. Gli viene risposto che c’è un formicaio che potremmo tradurre come groviglio di pensieri di cui parlavamo sopra. E continua:

    “Sento voci che non tacciono mai
    Tu sei un'ombra ferma in mezzo al via vai
    Vedo facce che non cambiano mai
    Tu sei un pazzo, sei ago in un pagliaio”

    Ad ogni affermazione di Marco, la sua coscienza gli risponde. Ma in che modo?

    E’ interessante vedere come la coscienza sia sempre presente in noi, che anche se è stata messa per farci fare la scelta giusta risulta essere pesante e stancante, quasi diventa un nostro nemico.

    Questa canzone mi ricorda che dobbiamo concederci di essere più tolleranti verso noi stessi e di limitare il continuo giudizio severo che ci rivolgiamo ogni giorno.

  3. 3 Libro: La coscienza di Zeno - Italo Svevo


    Già nel 1923, sì quasi 100 anni fa, si parlava di coscienza. 

    Italo Svevo con questo libro porta in risalto la psicoanalisi, tema assolutamente sconosciuto per quell'epoca e di facile giudizio sicuramente.

    Ma visto il successo e l'affetto dei professori di italiano che lo propongono con costanza a scuola, ha sicuramente fatto un ottimo lavoro lasciando il segno.

    La coscienza di Zeno, per chi non l'avesse letto o avesse bisogno di un ripasso, parla di Zeno Cosini, colui che non è in grado di vivere serenamente e mette costantemente in discussione se stesso. Viene definito inetto in quanto non in grado di prendere decisioni e di rischiare.

    Inzia un percorso di psicoanalisi con il Dottor S. per esplorare se stesso e la sua vita ma ha comunque un rapporto conflittuale non credendo che effettivamente la psicoanalisi possa curare. 

    Uno dei consigli più belli che Zeno riceve dal Dottor S. è quello di scrivere la propria autobiografia, è un suggerimento che trovo estremamente utile ed attuale. Non dico di scrivere un'autobiografia ma buttare su un foglio i nostri pensieri aiuta a renderli concreti, e solamente visualizzandoli riusciamo a capire quanto siano reali e quanto siano frutto di immaginazione, o meglio, della nostra coscienza.


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Serena Vineis

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