Boris 4: ritorna la serie satirica sul mondo della TV

Rihanna è ufficialmente tornata: ecco Lift Me UpbyIsaia Galli Boris 4: ritorna la serie satirica sul mondo della TV Il 26 ottobre è stata caricata suDisney+Boris 4. Dopo oltre dieci anni di silenzio, il 16 febbraio 2021 la piattaforma annuncia, durante una conferenza, unrevivaldella serie. Vediamo tornare quindi l’amato cast, migrato dall’ecosistema delle reti televisive a quello delle piattaforme digitali. Oltre all’entusiasmo dei fan, la notizia ha suscitato anche un certoscetticismo, per paura di ritrovarsi un prodotto invecchiato male. Saranno stati timori fondati? La visione diBoris 4ci risolve ogni dubbio. InBoris 4ritroviamo il cast al completo – eccetto Roberta Fiorentini (Itala nella serie), tristemente dipartita – mail setting cambia. Non siamo più alle prese con la fiction televisivaGli occhi del cuore, bensì con una serie sulla vita di Gesù per una potente Piattaforma. Anche i personaggi sono rinfrescati da alcune novità:Stanis(Pietro Sermonti) eCorinna(Carolina Crescentini) sono ufficialmente sposati e hanno avviato una carriera da attori-produttori, mentreAlessandro(Alessandro Tiberi) è passato da stagista-schiavo a responsabile per la Piattaforma stessa. La troupe, capeggiata da unRené Ferrettipiù in forma che mai, si ritrova ad affrontare la produzione moderna di un prodotto audiovisivo. Cresciuti a pressappochismo e fiction italiana, dovranno tutti fronteggiare concetti astrusi come algoritmo,high concept ideaseinclusivity. In questoscontro generazionalerimane comunque ben distinta la personalità esuberante dei protagonisti, che trovano ancora una volta un modo (molto italiano) per aggirare il sistema. Borisha creato intorno a sé unacommunity di affezionatiche non si è spenta negli anni, anzi ha continuato a crescere e rinnovarsi. Per chi era in astinenza dall’umorismo irriverentee dallecatchphraseiconiche, questa nuova stagione è stata di certo una piacevole dose consolatoria.Boris 4ha il pregio di aver giocato bene tra vecchio e nuovo: da una parte, riporta sullo schermo personaggi e situazioni a cui siamo affezionati, senza stravolgimenti; dall’altra, li inserisce in un contesto fresco e contemporaneo, con cui ci interfacciamo tutti i giorni. L’ironia che attraversa la stagione sta proprio nel contrasto tra un gruppo di professionisti “vecchia scuola” e il mondo iperfunzionale dello streaming e del digitale. Ma il nuovo non scappa dalla lente critica, che ne risalta anche le contraddizioni e la tossicità della sua cultura. Alla fine della serie il grande capolavoro finale nascerà proprio dallo scontro e dall’incontro tra gli estremi, forse indicando una via per il futuro del cinema e della TV in Italia e nel mondo. Ricordiamo inBoris 4anche il commovente omaggio aMattia Torre, sceneggiatore delle prime tre stagioni insieme a Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico. Dei tre personaggi sceneggiatori della serie, versione parodistica degli sceneggiatori reali, uno di loro compare come fantasma, visibile solo agli altri due colleghi. La scomparsa di Torre nel 2019 ha segnato una profonda ferita nel cast di Boris e da qui la volontà di tenerlo in vita nelle nuove puntate attraverso il suo alter ego. Boris 4, pur non essendo il capitolo più meritevole, ha saputo mantenere vivo il suospirito sagace e autoironico, riassumibile perfettamente proprio da una battuta dello sceneggiatore-fantasma. “Ma guarda, te dirò. Non è male: è pieno di quarte stagioni” Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati* Previous PostRihanna è ufficialmente tornata: ecco Lift Me UpbyIsaia Galli Next PostBi UP | clauscalmobySara Garnieri