“Preghiamo per il Sunderland Football Club e per la nostra città. Signore aiutaci a comprendere che cosa sia il calcio per la nostra comunità. Mostraci come possa renderci uniti. Guidaci come tu sai a prendere il meglio da ogni partita. Aiutaci a superare la nostra rabbia e l’ira quando la squadra non gioca al meglio delle sue possibilità. Aiuta nella frustrazione la gente di Sunderland perché sono brave persone che lavorano duramente. Guidaci nell’amore per la nostra città e per la nostra squadra perché è un amore nato dalla passione. Rendi capaci tutti i nostri giocatori in tutte le partite disputate. Concedi loro fiducia e sicurezza perché il successo della nostra squadra conduce al successo e alla prosperità della nostra città. Amen”. Così inizia la prima puntata della prima stagione diSunderland till I die.Sunderlandè una città dipoco più di 170 mila abitantidellacosta nord-orientale dell’Inghilterrae, come buona parte delle città britanniche, vive per il calcio. La sua squadra, ilSunderland Association Football Club, è una società storica della Premier League e dal 1997 gioca le sue partite casalinghe nel moderno Stadium of Light, i cui 49 mila posti a sedere vengono riempiti normalmente. I Black Cats(questo è il loro soprannome) vantano6 scudettiin bacheca, ma da qualche anno sono sprofondatai in una crisi societaria, oltre che di risultati, che li ha portati ad essere relegati in League 1, la terza serie inglese, con due retrocessioni consecutive. La prima stagione di questadocuseriedistribuita daNetflixracconta la clamorosa retrocessione dalla Championship alla League 1 nel 2018. Ad aprile di quest’anno è uscita anche la seconda stagione che vede il club, impegnato in una difficile ricostruzione, giocare un campionato di League One a 31 anni dall’ultima e unica volta.