Fondazione Prada: alla scoperta di Gnoli

Fondazione Prada: alla scoperta di Gnoli

Fino afebbraio 2022è possibile visitare allaFondazione Pradala mostra dedicata all’artistaDomenico Gnoli, oltre che la collezione permanente. Prima di presentarvi la mostra vorremmo spendere due parole per introdurvi allo spazio espositivo dov’è ospitata:Fondazione Prada. La passione per l’arte diMiuccia Prada,e suo marito Maurizio Bertelli, porta i primi frutti nel 1993 dando vita allo spazio espositivoPradaMilanoArte.Successivamente, si inaugura nel maggio 2015 lo spazio attuale: un’opera immensa, magistrale. “A che cosa serve un’istituzione culturale?È questa la domanda fondamentale da cui vogliamo muovere. Siamo convinti che la cultura sia profondamente utile e necessaria, oltre che coinvolgente e attrattiva. Deve arricchire la nostra vita quotidiana, aiutarci a capire i cambiamenti che avvengono in noi e nel mondo. Sarà questa convinzione la base delle attività future della Fondazione.“ Dalla riqualificazione di una antica distilleria di gin, laSocietà Italiana Spiriti,che si trova in un angolo grigio del sud diMilano(per ilocal: 10 minuti a piedi dalla fermataLodi T.I.B.B.della metropolitana lineagialla) nasce l’opera architettonica dello studio olandeseOMAche ospita la Fondazione. Si tratta di ben 19.000 m2di strutture, di cui 11.000 m2visitabili. Tra gli spazi più strabilianti vi è certamente il Cinema, contornato di specchi, che presenta una struttura mobile, poiché puòletteralmenteaprirsi e modificare la sua forma diventando una sala a “cielo aperto”. Dieci, in totale, sono gli edifici presenti nella struttura della Fondazione di Milano di largo Isarco. Tra cui ilPodium(spazio dedicato alle arti performative), l’appena citatoCinema, laTorre(che ospita la collezione permanente e un ristorante), più i pre-esistenti magazzini, laboratori e silo. Oltre alla galleria d’arte vera e propria, vi sono altri due spazi: ilBar Luce, disegnato dal famoso registaWes Andersonseguendo il suo stile e i tipici colori pastello, eL’Accademia dei Bambiniin collaborazione conÉcole nationale supérieure d’architecture de Versailles(…ma non finiscono qui le particolarità dellaFondazione Prada, basta guardare il seguente video per capire che anche i bagni sono un’opera a sé!). Nel 2016 è stata inaugurata a Milano un’altra area della Fondazione Prada:Osservatorio, localizzata nei piani alti (5° e 6°) della Galleria Vittorio Emanuele II. Il terzo e ultimo distaccamento della Fondazione è localizzato invece aVeneziasul Canal Grande nelPalazzo Ca’ Cornerdella Regina. Come anticipato, da ottobre 2021 a febbraio 2022 qui è ospitata una mostra dedicata alle opere di Domenico Gnoli. L’artista nasce a Roma nel 1933 e scompare a soli 37 anni, lasciandoci un patrimonio artistico invidiabile. Nato da una famiglia d’arte: madre ceramista e padre storico dell’arte nonché sovraintendente alle Belle Arti d’Umbria. Gnoli opera tra gli anni ’60-’70 e, come spesso accade, nella penisola non viene subito compreso dai coetanei. La pittura di Gnoli si caratterizza per esser un’arte dedicata agli oggetti semplici che accompagnano la vita d’ogni giorno. Zoomma, allarga, amplifica e colora gli oggetti. Gnoli rappresenta soprattutto i dettagli delle cose materiali. Tutto come sotto una lente d’ingrandimento (il collo di una camicia, la riga centrale di una capigliatura…), focalizzandosi su piccole porzioni di quotidianità. I disegni di Domenico si caratterizzano per un’attenzione al millimetro, con rappresentazioni materiche che rasentano la perfezione, palpabili nella loro minuscola grandiosità. Dedica parte del suo operato anche a unBestiario, raffigurando figure animalesche, grottesche e quasi satiriche in bianco e nero che catturano l’attenzione per la loro particolarità. “L’oggetto quotidiano ingrandito mi dice di più su me stesso di qualsiasi altra cosa, mi riempie di paura, di nausea e di estasi” Non solo quadri di medie e grandi dimensioni, ma anche schizzi, incisioni e scritti sono messi in mostra alla Fondazione Prada. La raccolta, che ospitapiù di 100opere, è stata pensata dal critico d’arteGermano Celant(scomparso nell’aprile 2020). La mostra è organizzata suddividendo le opere di Gnoli per tematiche, passando quindi dai primi piani di stanze, abiti, persone, tessuti e via dicendo. Rendendo il percorso museale lineare e d’impatto. Una rappresentazione molto interessante di un’arte senza tempo, che porta l’osservatore ad immaginare una continuazione di questi oggetti, una storia differente per i personaggi rappresentati. Catapultando chi osserva l’immagine in un mondo fatto di colori vividi e dettagli non irrilevanti. P.S.: Vi segnaliamo inoltre che acquistando il biglietto per visitare la Fondazione Prada avrete l’occasione di ricevere anche un ticket che vi permetterà di visitare l’Osservatorioin Galleria Vittorio EmanueleII