La befana vien di notte 2: una strega in salsa pop


la befana vien di notte

Se in quel periodo svogliato che precede l’ormai imminente fine delle vacanze non sapete cosa fare, è bene ricordarvi che il 30 dicembre è uscito nelle sale La befana vien di notte 2: le origini, un prequel in grado di far innamorare piccini e adulti. Si tratta di uno dei pochi fantasy della scena cinematografica italiana, segno che qualche cosa forse sta iniziando a cambiare. Pellicola firmata della regista Paola Randi e ideata degli sceneggiatori Nicola Guaglianone e Menotti, è distribuito da 01 Distribution. Segnaliamo anche che dal 21 dicembre sarà disponibile anche il romanzo ispiratovi, scritto da Sarah Spinazzola.

Ha davvero poco in comune con il primo capitolo, uscito nel 2018, in cui era Paola Cortellesi a indossare cappello appuntito e abiti malconci. Ci troviamo nel diciottesimo secolo e siamo tra i colli umbro-laziali. Paola (Zoe Massenti), una ladruncola orfana, si ficca nei pasticci e viene accusata dal barone De Michelis (Fabio De Luigi) di essere una strega. Data per spacciata sulla pira in fuoco, la strega Dolores (Monica Bellucci) si fa avanti e salva la povera ragazza. Sotto il suo tetto dà riparo anche ad altri orfani, che la aiutano a distribuire cibo ai più bisognosi. Un intrigo va a scombussolare l’intreccio della trama. Infatti, il barone è un uomo spregevole e punta a essere promosso capo della milizia papale. Solo Paola però è a conoscenza di una lettera, nascosta da qualche parte, che potrebbe impedire che questo avvenga. C’è anche una profezia di mezzo: un giorno, la befana nascerà per portare gioia a tutti i bambini. Che sia Paola la predestinata? Lei, la cui filosofia è fare unicamente ciò che è utile al suo tornaconto?

Il genere fantastico in Italia è sempre stato sottovalutato, perciò si riesce a gustare ancora di più un prodotto nostrano ben fatto. Paola Randi sa come giocare con gli effetti speciali e gli sceneggiatori si sono messi d’impegno per rendere viva la leggenda della befana, una befana della Ciociaria. La tiktoker Zoe Massenti dà prova di essere un possibile futuro del cinema mentre la Bellucci è sempre la meravigliosa Bellucci. Ben riuscito anche De Luigi nei panni di un simpatico super cattivo. Per non parlare della colonna sonora, scaduta decisamente nel trash sul finale quando parte del cast danza su Dancing in the Moonlight dei Toploader. Sapete che c’è? Anche quel tocco goliardico alla fine era ben condito.

Qui alcune clip rilasciate sui canali YouTube ufficiali:


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