La musica che gira intorno

Fiorella Mannoia conduce in diretta su Rai Uno due serate dedicate alla musica italiana


La musica che gira intorno

Venerdì 15 gennaio in prima serata su Rai Uno è stata trasmessa la prima delle due puntate di La musica che gira intorno un programma dedicato alla musica dal vivo e ideato e condotto da Fiorella Mannoia. Il titolo dello show musicale è un omaggio all’omonimo brano di Ivano Fossati. “Ho scelto come titolo la canzone di Fossati perché la musica non ci lascia mai – ha raccontato Fiorella Mannoia – Le canzoni, anche quelle che non ci piacciono, ti ricordano momenti, amori finiti, luoghi. Non esiste un’altra forma d’arte che ha questa capacità di entrare così in profondità nelle nostre vite”.

Per ogni emozione che proviamo c’è una canzone che ce la ricorda, bella o brutta che sia per noi. Nessuna forma d’arte ha questa capacità”. È con queste parole che Fiorella Mannoia dà il via alla serata prima di intonare Musica che gira intorno di Fossati e di accogliere sul palco Giorgio Panariello a Marco Giallini.

La formula del programma non è niente di innovativo: momenti musicali in duetto e non alternati a sketch comici e a monologhi più profondi e riflessivi. Ciò che c’è di nuovo è la bravura e la delicatezza di Fiorella Mannoia nel rendere la serata scorrevole e quasi mai noiosa, lasciando la maggior parte dello spazio alla musica suonata dal vivo e facendo così la felicità non solo degli spettatori a casa ma anche di tutti i cantati e attori chiamati come ospiti, tutti ormai in astinenza da palcoscenico. Fiorella Mannoia canta e si comporta da ottima padrona di casa, ma sta anche in disparte, lascia il palco ai suoi ospiti, ascolta e aspetta. Aspetta, ad esempio, sussurrando il testo di Volente o Nolente cantato da Ligabue in versione acustica chitarra e voce.

La serata non ha, volutamente, seguito un racconto studiato o in ordine temporale ma ha dedicato spazio a diversi argomenti come la Shoah, la morte di Diego Armando Maradona, la pandemia da COVID-19 e la discriminazione delle donne. Ciascuna tematica è stata raccontata abbinando il monologo di un attore ad una performance musicale.

Il bellissimo monologo di Edoardo Leo tratto dai diari di Mervin Willett Gonin, tra i primi soldati britannici ad entrare nel campo di concentramento di Bergen e dedicato alla Giornata della Memoria del 27 gennaio, è stato naturalmente collegato alla canzone Esseri Umani di Marco Mengoni, cantata sul finale in duetto con Fiorella Mannoia e che ha ribadito forte e chiaro che “non siamo soli a combattere questa realtà”. Il monologo di Ambra Angiolini che ha ricordato a tutti la vita che ci manca fatta di concerti, cene con amici e familiari, si è concluso con l’augurio che “diventeremo presto qualcosa di meglio di una curva di contagi” prima di lasciare il palco alla padrona di casa e alla sua Che sia Benedetta, perfetta chiusura della serata. Infine, dopo i titoli di coda, la lettera di Valerie in V per Vendetta, recitata da Sabrina Impacciatore ha fatto da preludio a Sempre e per sempre, brano di Francesco De Gregori cantato dalla Mannoia.

De Gregori che è stato anche ospite della serata durante cui ha duettato con Antonello Venditti sulle note di Canzone di Lucio Dalla. Claudio Baglioni al pianoforte ha ricordato alcuni successi del passato duettando con Fiorella Mannoia che, nel corso della puntata, ha condiviso voce e palco anche con Giorgia, Samuele Bersani e Andrea Bocelli con cui ha intonato Caruso di Lucio Dalla e una splendida versione italiana di Hallelujah di Leonard Cohen.

Alessandro Siani ha dedicato il suo monologo al ricordo di Diego Armando Maradona lasciando poi il palco ad un’accoppiata improbabile ma bene riuscita: Gigi D’Alessio e Achille Lauro che hanno duettato sulle note di Tu vuò fa’ l’americano raggiunti poi sul palco da Amadeus che ha ricordato a tutti l’appuntamento con il prossimo festival di Sanremo.

Finalmente. Finalmente un programma dedicato alla musica che lascia effettivamente alle canzoni la maggior parte dello spazio, senza preoccuparsi di annoiare gli spettatori. Si sicuramente sarà anche perchè di concerti dal vivo non ne vediamo ormai da quasi un anno ma all’inizio della serata mai mi sarei aspettata di arrivare attenta e ancora coinvolta fino alla fine.

Si forse è vero, Fiorella Mannoia ha ancora un po’ di pratica da fare come conduttrice ma io la butto lì: che non sia lei la scelta giusta per la conduzione del prossimo Sanremo? Staremo a vedere. Nel frattempo l’appuntamento è per venerdì 22 con la seconda puntata de La musica che gira intorno.


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