Live Report | Ed Sheeran conquista e incanta San Siro con chitarra acustica e loop station

Mercoledì 19 giugno Ed Sheeran ha concluso il suo breve tour in Italia esibendosi nello stadio della città di Milano


Ed Sheeran

Alle nove precise, quando ancora il cielo sopra lo stadio di San Siro è azzurro, le immagini della copertina dell’album Divide presenti sui maxi schermi posti ai due lati del palco lasciano spazio al volto del cantante irlandese. Ed Sheeran sale così sul palco, imbraccia la chitarra e inizia il concerto sulle note di Castle on the Hill. Immediatamente il pubblico sugli spalti si alza in piedi, pronto a seguire il cantante in tutti i brani.

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Quello che subito stupisce tutti i presenti è vedere che sul palco insieme a lui non salgono batterista, bassista e musicisti. Al centro della scena rimangono solo il cantante di Halifax, la sua chitarra acustica, una borraccia e una loop station con cui Ed Sheeran riesce a creare effetti incredibili campionando e riproponendo brevi basi alla chitarra e la sua voce registrata.

“Negli ultimi anni 10 anni a ogni singola esibizione ho suonato questo brano, l’ho scritta quando ne avevo 18 e la prima volta l’ho cantata per 4 persone”: con queste parole Ed introduce uno dei suoi brani più celebri A-Team, presente nel disco +, ricordando anche una delle sue prime esibizioni live a Milano nel 2012. Da quelle 3000 persone, nell’arco di cinque anni, il ragazzo dei record è arrivato ad esibirsi in posti molto più grandi di quanto forse si sarebbe immaginato, come lo Stadio Meazza o lo Stadio Olimpico.

Per fare un salto nel passato, Ed Sheeran non ha fatto mancare al pubblico diversi medley proponendo versioni più brevi di alcuni suoi celebri brani come All of the stars, colonna sonora del film Colpa delle stelle, Kiss me e Hearts don’t break around here. Give me love e I see fire, chiudono la scatola dei ricordi: due brani dalla forte carica emotiva, che hanno avuto il giusto risalto in una serata come questa.

Il settimo brano in scaletta è I don’t care, pubblicato in duetto con Justin Bieber e contenuto nel nuovo album No. 6 Collaborations Project in uscita il 12 luglio. Il singolo in versione live viene arricchito da una lunga intro acustica e da immagini colorate e divertenti che vedono Ed Sheeran sdraiato su un surf o in piedi su un veliero.

Ed Sheeran

Ed, chitarra sempre alla mano, dirige il pubblico come fosse la sua grande orchestra, istruendolo non solo su quali cori eseguire ma anche su quando far partire applausi e coreografie a ritmo di musica. Riesce anche nell’impresa di far tacere le 60 mila persone presenti per (quasi) tutta la durata di Tenerife Sea, uno dei brani più emozionanti del suo disco X. Quando arriva il momento di Thinking out loud, Ed Sheeran sfodera il suo umorismo british e avvisa il pubblico: “Se non sapete le parole della prossima canzone avete sbagliato concerto“.

Non mancano gli omaggi all’Italia che l’ha ospitato per tre concerti sold out: Ed regala a San Siro una strofa di Perfect in italiano e per il bis torna sul palco con la maglia bianca della Nazionale di calcio, proponendo gli ultimi due brani Shape of You e You need me, I don’t need you, con cui il cantante chiude il concerto, muovendosi sul palco a ritmo delle strofe incalzanti, accompagnato dell’energia della folla che salta e canta insieme a lui.

A rendere più piacevole e meno lunga l’attesa, Ed Sheeran ha voluto sul palco ad esibirsi prima di lui Zara Larsson e James Bay che hanno presentato, tra gli altri brani, Lush Life e Hold Back the River.

Di seguito vi lasciamo la playlist del concerto per riascoltare tutte le canzoni proposte da Ed Sheeran a San Siro.

Commento a cura di Linda Barbieri e Enrica Barbieri


Radio Bicocca

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