Tickets to My Downfall: l’album pop punk di Machine Gun Kelly

Tickets to My Downfall: l’album pop punk di Machine Gun Kelly

I Club Dogo ci devono un’ultima reunionbyAndrea Barbuti BST #14 | I summer tips di Radio BicoccabyIsaia Galli Tickets to My Downfall: l’album pop punk di Machine Gun Kelly Si intitolaTickets to My Downfalll’album pop punk diMachine Gun Kelly, prodotto daTravis Barker, uscito il 25 settembre per Interscope/Bad Boy Records. Tickets to My Downfallè l’album dei nostalgici, degli (ex) adolescenti che, come Colson Baker, non hanno mai smesso di amare il soundskate punkdei primi anni duemila; a costruire le solide basi di questo nuovo lavoro, che esce a poco più di un anno di distanza dal precedenteHotel Diablo, ci sono infatti le ritmiche e l’atteggiamento di band comeGreen Day,Sum 41,Plain White T’s,All Time Lowe gli stessiblink-182, dei quali Travis Barker fa parte. Un passione mai tradita quella di Machine Gun Kelly, che nel corso della sua carriera ha dichiarato più volte di essere essenzialmente figlio della musica punk, prima che del rap; l’artista, infatti, racconta, in unacanzonedatata 2011, di aver conosciuto la ragazza che sarebbe diventata la madre si sua figlia proprio ad un concerto dei blink-182. One of my favorite memories will forever be recording tickets to my downfall album with@machinegunkelly Il progetto prende vita dalla collaborazione del rapper-rockstar con il batterista e produttore, iniziata nel 2019 con il branoI think I’m OKAY, scritto insieme a YUNGBLUD, e proseguita durante tutto il periodo di lockdown con la condivisione delle cover diMisery BusinessdeiParamoreeKilling in the namedeiRage Against The Machine, in tributo dei giovani impegnati nelle lotte del movimento Black Lives Matter.Tickets to my downfallvanta, infine, anche i featuring diHalsey,iann dioreblackbear. L’album è stato anticipato dalla pubblicazione di tre singoli,concert for aliens,my ex’s best friendebloody valentine, per il quale Machine Gun Kelly ha vinto un VMA. Il video, che vede l’artista ironicamente soggiogato dall’attrice americana Megan Fox entro le mura della sua casa, ha ufficializzato la relazione tra i due, confermata poi in via definitiva da un tweet del rapper:“life imitated art on this one”. SuTickets to my downfallè presente anche una dedica al padre sul branolonely, scomparso lo scorso luglio proprio alla vigilia dell’anniversario della pubblicazione diHotel Diablo. Il 2020 per Machine Gun Kelly è stato in definitiva un anno molto particolare: dopo il successo del suo precedente album e lo stop forzato dei tour dovuto alla pandemia, il cantautore è stato incoraggiato dai fan a sposare una svoltaalternativenella propria produzione musicale, pur avendo comunque precisato che il prossimo lavoro sarà essenzialmente di nuovo rap; nel frattempo, però, sarà il momento di un nuovo progetto che includerà dei brani scritti conYUNGBLUDe con la band americanaThe Used. Accanto alla carriera nel mondo della musica, Machine Gun Kelly ha proseguito anche quella cinematografica, partecipando aThe King of Staten Island, diretto da Judd Apatow insieme all’amicoPete Davidson, eProject Power, disponibile su Netflix dallo scorso 14 agosto