Andy Warhol: un artista diverso dagli altri

Andy Warhol: un artista diverso dagli altri

Se si ha l’opportunità di soggiornare a Milano durante il periodo primaverile, è quasi impossibile perdersi le opere esposte fino al 10 aprile 2023 allaFabbrica del Vaporee firmate daAndy Warhol(1928-1987), il più grande esponente dellapop art. Lapop artè una corrente artistica nata negli Stati Uniti d’America e in Europa fra la fine degli ‘50 e l’inizio degli anni ‘60 del Novecento. I maggiori esponenti di questo movimento artistico provengono sia dall’America (Roy Lichtenstein, oltre a Warhol) sia da nazioni europee (lo svedese Claes Oldenburg e il londinese Richard Hamilton). Essi, rivolgendosi direttamente alla massa (ecco spiegato l’aggettivo ricorrente“commerciale” attribuito a questo filone artistico), esprimono l’avanguardia della società attraverso capolavori artistici. Warhol e gli altri colgono l’ispirazione daoggetti prevalentemente appartenenti alla vita quotidiana(automobili, televisori, lattine, vestiario, cartelloni pubblicitari ma anche ritratti di persone famose), realizzandoli al di fuori dal loro ambiente naturale. In generale, si è in un periodo storico di cambiamento e si sta vivendo un’epoca di intensa industrializzazione. Il loro obiettivo è delineare questonuovo mondocon al centro la figura delconsumatore. Dipingono con colori accesi e squillanti in modo tale da mascherare il sentimento diangoscia esistenzialetipico della società dei consumi. Andy Warhol sperimenta molto sia nell’ambito dei soggetti ritratti sia nell’ambito delle tecniche di pittura. La più importante è laserigrafia. Quest’ultima, inizialmente, prevede che il pittore ingrandisca e isoli l’immagine da lui scelta e, successivamente, esegua una ripetizione in serie variando la luminosità della figura. Così, Warhol viene considerato agli occhi di tutti una “macchina” e non più tanto un artista. Il nome scelto per la mostra vuole richiamare il concetto dellapubblicità(tema molto a cuore all’artista), sempre più al centro dellasocietà consumistica. All’interno delle svariate sale, si ha la possibilità di viaggiare nel passato, con l’aggiunta di canzoni tipiche di quegli anni. In primo luogo, il visitatore può ammirare la famosissimaArt Car-Bmw M1dell’artista. Poi, si prosegue con una serie di suoi ritratti e varie serigrafie diMao Zedong(Presidente del Partito Comunista Cinese dal 1945 al 1976), di fiori variopinti e della splendida attriceMarilyn Monroe, diventata già all’epoca una vera e propria icona da adorare (quasi come fosse un simbolo religioso). Le immagini di gente dello spettacolo, tra cantanti, attori e modelle, non finiscono qui. Andando avanti è possibile notare innumerevoli polaroid e foto ritraenti Ryan O’Neal, Sean Lennon, Apollonia Von Ravenstein, Ron Wood, Jerry Hall, Arnold Schwarzenegger,Sylvester Stallone, Fran Lebowitz, Karl Lagerfeld,Jean-Paul Gaultier, Gianni Versace,John Travolta, Michael Douglas e Yoko Ono. In secondo luogo, salta subito all’occhio la rinomata lattina di zuppaCampbell’s Soup, che diventa col tempo l’emblema cardine della civiltà americana. In terzo luogo, il turista comprende il notevole legame tra l’artista e la musica. Infatti, durante gli anni dellaSilver Factory(suo studio originario), l’artista diviene il manager a tutti gli effetti della rock bandThe Velvet Undergrounde ne elabora la cover con la banana. Inoltre, crea la copertina anche dell’albumSticky FingersdeiRolling Stones, considerata attualmente la cover più illustre dell’intera storia musicale moderna. Infine, circolando nelle ultime sale, si riconosce un altro tema fortemente caro all’artista: lamoda. Mediante la collaborazione con differenti riviste di moda (Harper’s Bazaar,Vogue,NewYorkereGlamour), egli inizia a lavorare come illustratore e grafico pubblicitario. Disegna vestiti, giacche, camicie, guanti, scarpe col tacco e ballerine. Ad ogni numero di scarpe disegnato veniva corrisposta una determinata somma di denaro corrispondente a un suo iniziale profitto. In conclusione, questa mostra non è solo un modo per scoprire semplici opere di Andy Warhol, bensì anche una maniera per capire il suo “essere diverso dagli altri“. A differenza di altri pittori comeVincent Van Gogh, Amedeo Modigliani o Caravaggio apprezzati e divenuti famosi per lo più dopo la loro morte, Warhol è stato uno dei pochi che durante la sua vita ha saputo farsi strada nel mondo dell’arte e della pubblicità, oltre a farsi apprezzare come persona. Ha mantenuto, dunque, un tenore di vita dignitoso commisurato al suo guadagno: in sostanza, un “artista-imprenditore“. “Tutti gli scandali aiutano la pubblicità, perché non c’è migliore pubblicità della cattiva pubblicità.”