Mulan, arriva finalmente il live action


Mulan

Un’impavida giovane donna rischia tutto per amore della sua famiglia e della patria fino a diventare uno tra i più grandi guerrieri che la Cina abbia mai conosciuto.

Questa è la trama, molto in sintesi, del film della Disney Mulan uscito per la prima volta in versione animata nel 1998 e ora riproposto con attori reali. Trama che si ispira al poema cinese “La ballata di Mulan” risalente al sesto secolo. Una storia di un personaggio possibilmente esistito, quasi leggendario.

La ballata di Mulan

La storia è ambientata nel Wei del nord, una dinastia e un regno che governò la Cina tra il 386 e il 538. L’imperatore convoca alle armi gli uomini della Cina a causa dei continui attacchi da parte delle tribù nomadi e dagli Unni. Anche Hua Hu, il padre di Hua Mulan, viene chiamato per combattere. L’uomo è anziano e con un debole stato di salute, così Mulan lo convince a lasciarla andare al suo posto. Si farà chiamare con il nome del fratello minore, ancora troppo piccolo per poter combattere. Mulan affronterà un duro addestramento, ma conosce già le arti marziali, il combattimento e sa usare la spada. Nel classico Disney, invece, Mulan si arruola nell’esercito senza il permesso dei genitori e impara a combattere durante l’addestramento. La ragazza trascorre 12 anni nell’esercito senza che nessuno scopra la sua vera identità. Viene nominata generale e in seguito comandante delle armate settentrionali.

La guerra finisce grazie a Mulan, così viene ricoperta di onori e le viene offerto un posto come alto funzionario. La ragazza, ancora sotto copertura, rifiuta poiché preferisce tornare a casa dalla sua famiglia. Solo a guerra finita, un anziano generale scopre la vera identità di Mulan. Questo le aveva offerto la figlia in sposa, ma la guerriera aveva ripetutamente rifiutato. Il generale, offeso, la raggiunge a casa e scopre il segreto. Dopo aver capito le ragioni della ragazza, l’uomo prova ancora più ammirazione nei confronti dell’eroina.

Stauta in Cina, Xinxiang

Le varie leggende raccontano particolari diversi: in alcune Mulan conquista il grado di generale, per il valore dimostrato in guerra, assicurandosi anche l’amore di un guerriero chiamato Jin Yong, con il quale fa progetti matrimoniali. In altre versioni, Mulan decide di affrontare una battaglia particolarmente difficile con abiti femminili, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione dei suoi soldati, conquistati dal suo coraggio, ma anche dalla sua grazia e saggezza.

La storia di questa donna torna ad incantarci nel 2020 grazie alla regista del live-action, Niki Caro, che ha guidato una troupe-equipe di ben 900 persone per riportare sul grande schermo la forza di un’eroina senza tempo (interpretata da Liu Yifei): anche lei è una vera e propria guerriera quindi, oltre a essere la seconda donna a dirigere un film Disney con un budget sopra i 100 milioni di dollari. Il suo intento, come ha dichiarato lei stessa, era rendere “il più reale possibile” la figura di Mulan, ma soprattutto la sua forza.

Da notare che il lungometraggio si propone come un’esperienza epica ma dal taglio più realistico rispetto al cartoon del 1998 diretto da Barry Cook & Tony Bancroft, quindi il film non è un musical né vi si eseguono le canzoni originali, citate però in versione strumentale nella colonna sonora. Per la stessa ragione, un registro più serio, manca il personaggio del draghetto Mushu, spalla della protagonista nel film di animazione.

Dal 4 settembre sarà disponibile sulla piattaforma Dinsey+ per abbonati Vip. Sarà possibile acquistare il film in versione digitale, al costo di 21.99 euro.


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