Paky in concerto all’Alcatraz di Milano

Paky in concerto all’Alcatraz di Milano

Si è tenuto lunedì 7 novembre all’Alcatraz di Milano il concerto diPaky, seconda data delSalvatore LiveTourche è iniziato sabato 5 a Torino. La scenografia è molto minimal, unled walle una copia in miniatura della torre della Tim di Rozzano, città da cui proviene Vincenzo Mattera, in arte Paky. Alle ore 21Mikushè salito sul palco e ha scaldato il pubblico cantando i suoi pezzi che suSpotifyvantano dal mezzo milione ai tre milioni di stream ciascuno. Alle 21.30 è stato il momento diPaky. La scaletta contiene29 braniraggruppati in sei blocchi, alternati da video che raccontano la storia di Vincenzo, diventato Paky: partito da Secondigliano, passato per Rozzano e arrivato a esibirsi nell’estate 2022 all’Arena di Verona. Dopo ogni video sul palco si sono alternate scene di “vita quotidiana” che raccontano quello che l’artista ha vissuto nei giorni trascorsi aRozzano. La scaletta ha compreso sia i pezzibanger– in cui Paky si mostra come duro ma che fanno saltare tutto il pubblico – che quelli più intimi, in cui apre il suo cuore e si mette a nudo davanti a chi lo ascolta. Non sono mancati gli ospiti. Il primo è statoShiva, che negli anni ha sempre collaborato con Paky. Insieme hanno chiamato il secondo ospite,Tedua, con il quale hanno cantatoRari, pezzo estratto daLa divina commediadi Tedua. Un post condiviso da Radio Bicocca (@radiobicocca) Non potevano mancareMarracash, Luché eGuéche hanno così consacrato il talento e la bravura di Paky. A chiudere la serataRozzi, il singolo che lo ha reso celebre nella scena rap italiana: durante quest’ultimo brano sul palco sono saliti tutti gli amici di Rozzano. Quando ho detto ad alcuni amici che sarei andato a sentire Paky sono stato deriso. Invece io che ho vissuto il concerto vi dico di sperare che ci siano altre date nella vostra città per gustarvi uno show completo, creato per far divertire il pubblico e anche per raccontare, che non è cosa scontata. La cosa che più mi è piaciuta è la soddisfazione che si leggeva nello sguardo di Vincenzo mentre guardava il suo pubblico cantare e saltare durante i suoi pezzi