“Quel tagliando non era suo”: cade l’alibi di Sempio, indagini riaperte | Il Caso Garlasco si ribalta

Alberto Stasi - www.digital-new.it - Radiobicocca.it
Nuovi dettagli sono emersi nel Caso Garlasco. Dopo anni di silenzio qualcuno è intervenuto per smentire cose che ormai sembravano essere archiviate.
Chi non ha mai sentito parlare del Caso Garlasco, la spiacevole vicenda che ha al centro della spiacevole vicenda c’è Chiara Poggi, una giovane che fu uccisa nel 2007 e il suo corpo fu ritrovato nella villetta Garlasco sulle scale in una pozza di sangue.
Il fidanzato Alberto Stasi fu condannato nel 2015 a 16 anni di carcere. Si è sempre dichiarato innocente, ma nessuno ha mai dato conto alle sue parole fino a quando c’è stata una svolta significativa! Le indagini sono state riaperte in seguito alle analisi del DNA ritrovato sotto le unghie della vittima. Alla fine l’attenzione si è focalizzata su Andrea Sempio, cioè un amico del fratello di Chiara Poggi.
Sembra che qualcuno abbia cercato di archiviare il caso di Andrea Sempio, dunque sono proseguite le indagini ed è spuntato il nome dell’ex procuratore Pavia Mario Venditti. Inoltre è stato anche coinvolto in un’altra inchiesta per aver avuto dei contatti con Esitel, ovvero la società che si occupò delle intercettazioni per l’omicidio della Poggi.
In cambio avrebbe ricevuto sconti per auto di lusso. Come lui anche l’ex pm di Pavia Pietro Paolo Mazza risulterebbe coinvolto nella vicenda. Tuttavia del caso Garlasco si sta parlando in queste ore perché sono sorti nuovi dubbi e stavolta la faccenda riguarda…uno scontrino.
Un testimone potrebbe essere la chiave di svolta
Sul sito ansa.it è stata riportata la notizia inerente a nuovi retroscena che riguardano l’omicidio di Chiara Poggi. Sarebbe comparso un nuovo testimone, uno dei tanti che nel corso di questi anni ci sono stati, anche se alla fine qualcuno ha ritrattato. Uno dei tanti è l’operaio che aveva detto di aver visto la giovane con la sorella in bicicletta nei pressi della villa prima prima della tragedia.
Un minorenne aveva comunicato di aver sentito un litigio tra la ragazza e il suo killer. Poi un altro ha parlato di uno scontrino del parcheggio che potrebbe fungere da alibi. In realtà le cose sono cambiate nelle ultime ore.

Perderà valore l’alibi di Andrea Sempio?
Andrea Sempio poteva essere scagionato del tutto, ma i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano sono venuti a conoscenza di un dettaglio. Una persona ha riferito che il biglietto del parcheggio di Vigevano, datato 13 agosto 2007 alle ore 11.18 in Piazza Sant’Ambrogio, non sarebbe il suo.
Sempio disse all’interrogatorio di non averlo a disposizione ed era stavo ritrovato il giorno dopo dai genitori. Ora con il nuovo testimone tutto è stato messo nuovamente in dubbio. Per il momento non è stato comunicato nulla di rilevante da chi è coinvolto nella delicata vicenda.