Sciopero a Milano: perchè il 28 novembre è prevista l’apocalisse dei mezzi pubblici | Chi chiude e chi no
Autobus Milano @wikicommons, radiobicocca
Venerdì 28 novembre è stata proclamata una giornata di sciopero generale che interesserà vaste categorie di lavoratori, pubblici e privati. Secondo le fonti, la mobilitazione coinvolgerà trasporti, scuola, sanità, autostrade e altri servizi essenziali. A Milano e in Lombardia la protesta potrebbe causare sospensioni del trasporto pubblico locale, cancellazioni o forti riduzioni nei servizi ferroviari e difficoltà per chi deve spostarsi. L’agitazione nasce come risposta alla manovra economica 2026 — contestata da vari sindacati — che secondo gli organizzatori penalizzerebbe welfare, servizi sociali e trasporti.
Per il settore ferroviario è stato annunciato lo sciopero del personale dalle 21 di giovedì 27 alle 21 di venerdì 28. Le società come Trenitalia e Trenord prevedono fasce orarie di garanzia al mattino e alla sera, ma il rischio di cancellazioni e ritardi durante gran parte della giornata resta concreto. Anche i mezzi locali — metro, autobus e tram urbani — potrebbero subire interruzioni o servizi ridotti, in base alle decisioni delle singole aziende coinvolte.
Chi è coinvolto e quali servizi potrebbero saltare
Alla mobilitazione aderiscono lavoratori dei trasporti (ferroviari, urbani, autostradali), del settore scolastico — docenti e personale ATA —, della sanità, dei Vigili del Fuoco e di altri comparti di pubblica utilità. La scuola è uno dei settori in allerta: in molte aree si prevedono chiusure o sospensioni delle lezioni, mentre la sanità potrebbe garantire solo le prestazioni urgenti e indifferibili. Anche servizi come manutenzione e assistenza territoriale rischiano interruzioni, con un forte impatto per i cittadini che contano su questi servizi quotidianamente.
Le sigle sindacali promotrici rivendicano una riorganizzazione delle priorità nazionali, chiedendo investimenti per scuola, trasporti, sanità e per il contrasto al precariato, oltre a un ridotto impiego delle spese militari. La protesta vuole essere un segnale verso un diverso modello di welfare e servizi pubblici più solidi.

Come muoversi e cosa sapere prima di prepararsi allo sciopero
Chiunque debba viaggiare in treno o usare i mezzi pubblici è invitato a verificare lo stato del servizio sul sito o sull’app della propria compagnia di trasporto. È consigliato programmare gli spostamenti con anticipo, evitare orari critici e valutare alternative come auto privata o carpooling. Chi ha impegni scolastici o lavorativi è invitato a informarsi preventivamente per capire se la propria scuola o struttura pubblica aderisce allo sciopero o rimane operativa con servizi minimi.
In un giorno di mobilitazione così ampio, è probabile che la rete del trasporto pubblico, le autostrade e molti servizi comunali risultino fortemente rallentati. Prepararsi al possibile disagio significa evitare sorprese, adattare gli orari e considerare alternative per spostamenti, lavoro e bambini a scuola.
