Smog: un viaggio nel nuovo disco di Giorgio Poi


giorgio poi smog

La voce di Giorgio Poi è particolare e immediatamente riconoscibile, così come i suoni ricercati delle sue canzoni, che spaziano tra il pop e le melodie psichedeliche e si ritrovano nei brani di Mac DeMarco o dei Real Estate.

Il cantautore mantiene questa cifra stilistica anche nel suo secondo disco Smog, pubblicato oggi venerdì 8 marzo, che vede Giorgio Poi non solo in qualità di autore e musicista, ma anche di illustratore. La cover e l’artwork sono stati immaginati e disegnati interamente a mano da lui, così come il booklet, dove vi sono alcune illustrazioni a tema create per ogni singola traccia.

Giorgio si è fatto strada da solista nel panorama musicale indipendente nel febbraio 2017, con l’uscita del suo primo disco Fa Niente, per Bomba Dischi. Questo suo lavoro gli ha permesso di realizzare diversi tour in Italia, Europa ma anche negli USA, grazie all’opportunità di aprire i concerti dei Phoenix.

Le atmosfere ricercate che danno spazio all’immaginazione, nelle sue canzoni, permettono agli ascoltatori di viaggiare fuori dall’Italia, nello spazio e nel mondo interiore dell’artista e un po’ in quello di ognuno di noi. Nel singolo Stella, infatti, il protagonista è un ragazzo che si illude di aver visto qualcosa brillare nel cielo, anche se si scopre essere solo un aereo. “Stella più che una canzone è un catalogo di equivoci“: questa è la descrizione che Giorgio Poi fa di questo pezzo ricco di significati profondi. Nel brano sono presenti, infatti, le circostanze comuni con cui dobbiamo confrontarci quotidianamente. Fraintendere, interpretare in maniera errata, è un’azione che accade ogni giorno ed è spesso motivo di discussione.

Per anni Giorgio ha vissuto all’estero, studiato chitarra al conservatorio di Londra, frequentato solo stranieri, preferendo l’inglese anche nei gruppi in cui cantava, i Cairobi e i Vadoinmessico. La musica italiana, il brano realizzato in collaborazione con Calcutta, descrive al meglio la nostalgia che gli italiani possono provare quando vivono fuori dalla penisola. la storia di una ragazza che dagli Stati Uniti guarda da lontano l’Italia, sente la mancanza del cibo e della musica italiana, perché da lontano magari tutto sembra sempre più bello.

Non mi piace viaggiare apre il disco in maniera incisiva: Giorgio Poi elenca nel ritornello tutti i mezzi di trasporto, accompagnando ciascuno con la motivazione per non prenderlo e rinunciare così al viaggio e facendo emergere la sua preferenza nei confronti di una situazione di immobilità concludendo il brano con le parole Rimango qui. Questa prima traccia detta quella che sarà la linea sonora del disco: un indie-pop meno sostenuto, ma con delle atmosfere distese rispetto al più accelerato e psichedelico album d’esordio.

Smog, il brano che da il titolo al disco, è un’intro strumentale d’impatto, che ci accompagna nelle melodie dei brani, ci fa chiudere gli occhi e sognare nell’arco di meno di due minuti.

Cos’hai che non sorridi più?
Ti interroghi le dita mentre ci pensi su
Non dirmi che anche tu
D’estate un po’ ti senti giù
Abbiamo il cuore strano, di cera e di Vinavil
Che ti si scioglie in mano

Vinavil ha rappresentato il ritorno di Giorgio Poi. Per l’occasione, in attesa dell’uscita del brano, il cantante ha avuto come idea quella di creare un gruppo Whatsapp, dove ha risposto a domande e curiosità dei fan. Questo pezzo ha tutti gli ingredienti tipici a cui il cantautore romano ha ormai abituato tutti: atmosfere vintage, synth e quella dolce malinconia di una persona con il cuore di colla, che quando fa caldo si scioglie.

E tu sempre di più
Ti convinci che questo nodo alla gola
si scioglierà
quando passerà l’inverno
e tutte le paure, certo spariranno in un momento

Nella ballad Solo Per Gioco viene raccontata la storia di una persona che sta provando a rinascere, grazie, forse, al respiro di qualcuno di diverso che fa disperdere la polvere che era stata creata dalla nostalgia nei confronti del passato. L’ immaginario di parole create sembrano una continuazione del brano del primo disco Doppio Nodo, nel quale due innamorati provano a non perdersi più, disegnandosi sulle braccia delle mappe.

Le parole ricercate e gli scenari surreali caratterizzano i testi ed i titoli dei brani di Giorgio Poi. Ruga Fantasma è il secondo pezzo della tracklist, un ritratto, ricco di dettagli, della rassegnazione davanti all’inesorabile scorrere del tempo, dei solchi sul viso di chi si intristisce con la fine della primavera. In Napoleone, il capitano che non voleva perdere mai e stare sempre al gioco, vengono descritte due visione opposte della vita: chi afferra la vita e cerca di godersi ogni attimo, e chi, invece, lascia che tutto gli scorra davanti agli occhi. Uno dei brani che chiude il disco è Maionese: racconta di situazioni quotidiane, fatte di piccoli sbagli e di sogni in continua invenzione.



Giorgio Poi ha la capacità di stupire il suo pubblico anche ad ogni live, intrattenendolo con la sua band, con la sua voce e dando la parola anche agli accordi di chitarra. Di seguito vi lasciamo i link utili per seguirlo in concerto e durante gli Instore.
Smog Instore
Smog Tour


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