Bicocca Tips | Oscar: tre momenti memorabili per arrivare preparati ai prossimi Academy Awards

Bicocca Tips | Oscar: tre momenti memorabili per arrivare preparati ai prossimi Academy Awards

È di nuovo quel momento dell’anno in cui il mondo del cinema si colora d’oro. Lanotte degli Oscarè dietro l’angolo e non c’è modo migliore per prepararsi di ripercorrere insieme i momenti più scintillanti (si fa per dire) delle edizioni passate. Giunti ormai allanovantaquattresima cerimonia di consegna degliAcademy Awards, che si terràdomenica 27 marzoal Dolby Theatre di Los Angeles, abbiamo collezionato moltissimi episodi iconici che meriterebbero di essere menzionati negli annali della storia dell’universo cinematografico. Vi consigliamo quinditre highlightstra i più divertenti per entrare nel mood giusto per affrontare una lunga nottata in compagnia delle star di Hollywood. Correva l’anno 2014 edEllen DeGenerestornava alla conduzione della cerimonia degli Oscar per la seconda volta, dopo il debutto al Dolby Theatre nel 2007. Era l’ottantaseiesima edizione dei premi più ambiti del mondo cinematografico, un’importante pietra miliare nella storia dell’Academy che per la prima volta assegnava la statuetta comeMiglior Filma una pellicola diretta da un regista di colore — eranoSteve McQueene il suo12 anni schiavo. Parliamo di quella volta in cuiBrad Pitt,Jennifer Lawrence,Jared LetoeMeryl Streepsi sono fatti un selfieinsieme, in diretta nazionale all’evento più atteso dell’anno.Sarebbe mai potuta essere una serata più iconica di così? Il momento più memorabile di quell’edizione è stato però, senza alcuna ombra di dubbio, l’arrivo della pizza . Ellen ha ordinato una bella scorta di cibo per i suoi ospiti hollywoodiani e ha accolto ilpizza boyche l’ha recapitata proprio all’interno del teatro losangelino.Fake, direte, e invece no. Nulla era stato preparato prima della cerimonia e il giovane fattorino delle pizze,Edgar, in un vero e propriofrom zero to hero, è diventato l’uomo più famoso del web. Nessun compenso per lui, se non fosse che Pharrell gli ha ceduto il suo cappello per raccogliere mance nel pubblico. Si vocifera che dalle tasche dei divi di Hollywood siano usciti circamille dollari. Il 2014 deve essere stato un anno complesso per l’Academy. La cerimonia degli Oscar, affidata alla presenza scenica (impeccabile) di Ellen, non poteva che continuare sulla retta via del disagio. Protagonista del secondo momento memorabile da non perdere per nessun motivo al mondo èJohn Travolta. Ma facciamo un passo indietro. Come accade di consueto, la consegna delle statuette è accompagnata dalle performance musicali delle canzoni che sono candidate nella categoriamiglior canzone originale. Quell’anno tra i titoli candidati c’era ancheLet It Go, cantata nella versione originale in lingua inglese dalla star dei musicalIdina Menzel. Qualcuno la ricorderà nei panni della madre diRachel BerryinGlee, mentre gli appassionati del genere riconosceranno in lei una storicaElphaba, la strega diWicked. Quello di Idina Menzel resta comunque un nome noto nello showbiz di Hollywood, o almeno così credeva l’Academy quando ha affidato a John Travolta il compito di presentarla sul palco del Dolby Theatre durante la cerimonia di consegna degli Oscar. Il corso degli eventi ha remato contro il povero Travolta, che una volta raggiunto il microfono ha introdotto la cantante con il nome diAdele Dazeem. Non mi sento di biasimarlo: e se ti capita un lapsus sul palco per eccellenza del mondo cinematografico, che fai? Fai scena muta? Ti mostri disorientato? Meglio sbagliare qualcosina che non fare nulla del tutto, no? Certo che da Idina Menzel ad Adele Dazeem ce ne vuole eh… Fun fact:lapagina Wikipediadell’artista riporta come suo nome alternativo proprio Adele Dazeem. Credo che non ci sia nulla al mondo che l’Academy, dall’alto della sua rispettabilità, possa temere di più della consegna di una statuetta sbagliata durante la notte degli Oscar. Faye DunawayeWarren Beattyaprono la busta rossa che contiene il titolo della pellicola vincitrice del premio comeBest Picturecandidato agli Academy Awards 2017. La tensione è altissima:La La LandeMoonlightsono, secondo il parere dei critici, i destinatari più probabili dell’ambita statuetta. Entrambi i film hanno già fatto incetta di premi durante la cerimonia; da un lato il ritorno alla cinematografia degli albori, con lo stile jazz e nostalgico diDamien Chazelle, dall’altro una storia LGBTQI+ dal fortissimo impatto emotivo firmata daBarry Jenkins. Così si procede come di consueto, Warren Beatty apre la busta e annuncia “and the Oscar goes to…”; Faye Dunaway, a quel punto, prende parola e acclamaLa La Landcome vincitore del premio. Il cast, il regista e i produttori salgono sul palco e danno inizio all’acceptance speech. Nel vivo dei festeggiamenti, però, Beatty torna sul palco e si avvicina aEmma Stone; lei, con sguardo attonito, sembra domandarsi come sia possibile, mentre gli attori si avviano verso le scale per abbandonare la scena. Non credo di voler spoilerare altro rispetto a quanto accaduto quella sera. A vincere l’Oscar, si sa, non fuLa La Land, bensìMoonlight, ma voglio lasciare a voi l’esperienza di vedere come sono andate a finire veramente le cose. Vi assicuro che la scena, vista in diretta, ha avuto un che di incredibile e ancora oggi, a distanza di anni, mi domando come sia stato possibile annunciare il film sbagliato nel momento più importante, più iconico e più atteso dell’anno, cinematograficamente parlando. Da quella volta, all’ingresso del Dolby Theatre è stato appeso un cartello con la faccia di Warren Beatty e la dicitura “io non posso entrare.” Disclaimer: questo forse non è vero, ma non avrei nulla da ridire se l’Academy decidesse di farlo davvero