Sfera, Famoso è un bel disco?

Nonostante il panorama rap offra moltissimi spunti interessanti ogni settimana, un artista su tutti è riuscito a monopolizzare l’attenzione mediatica:Sfera Ebbasta. Gionata e la sua squadra sono riusciti a fomentare il sacro braciere dell’hype, gettando benzina su benzina, annunciando prima l’internazionalissima tracklist e pubblicando poi un biopic suAmazon Prime Video. Il giorno prima del lancio hanno anche inauguratoPiazza Sfera Ebbastaa Cinisello Balsamo e lanciato un esclusivo menù daBurger King. Le aspettative erano perciò alle stelle….ma il prodotto ne sarà all’altezza? Parto col dire che ho ascoltato l’enhanced versiondell’album, ovvero quella versione Spotify dotata di contenuti extra. Personalmente l’ho trovata una mera trovata di marketing, visto che non aggiunge sostanzialmente nulla rispetto alla versione “normale”. Ci saranno solo tre video di Sfera che introduce il disco, presenta il singoloBabye saluta tutti alla fine dell’album. Durata totale: 15 secondi circa. Non credo quindi che servano effettivamente a qualcosa. Passando alla musica,Famososi apre conBottiglie Privé, unico brano già noto e rilasciato come singolo un paio di settimane prima del disco. Il pezzo si distacca un po’ dalle precedenti sonorità diSferae concentrandosi su tematiche più conscious come i problemi legati al successo e il valore effimero del denaro. Non è una brutta opening e il piano diCharlieben si sposa con il mood generale del pezzo. La partenza, quindi, direi che non è affatto male. Si passa subito ad uno dei brani più attesi:AbracadabraconFuture. Il brano suona bene e, con ogni probabilità, sarà uno di quelli che più sentiremo nelle prossime settimane, se non nei prossimi mesi. Il feat diFuturecredo sia stato all’altezza delle aspettative: rispetto ad altre collaborazioni del disco, infatti, mi è sembrata una delle più convincenti ed è stata più interessante di quanto mi sarei aspettato. Il testo, come vedremo anche per le successive tracce, non è però nulla di che, niente di particolarmente elaborato o con rime molto ricercate. BabyconJ Balvinè il perfetto pezzo estivo dalle arie reaggeton. Si parla di amore, c’è un cantante latino, ci sono le percussioni e il ritornello dice soloBaby. Non è uno dei brani che ho preferito, vuoi per il genere, vuoi per i testi, ma essendo il prossimo singolo diFamososicuramente ne sentiremo parlare ancora per molto tempo. Sulla stessa lunghezza d’onda ancheSalam Alaikumcon7arieSteve Aoki. Vista la presenza del producer americano, era uno dei pezzi più attenzionati che, però, a differenza di quello conDiploche vedremo tra poco, ho trovato leggermente meno originale. È un brano pensato per ballare, nel qualeSteve Aokiè rimasto nelle propriacomfort zone, senza sperimentare soluzioni particolarmente originali. Macarenaè realizzata in collaborazione conOffset, e questa è la sua seconda collaborazione con un membro deiMigos. Per chi non se lo ricordasse, infatti, già nel precedente discoSferaha scritto conQuavoil branoCupido. Il feat, a differenza di quello conFuture, è decisamente meno incisivo. Va detto che, in generale, i due artisti hanno stili differenti e che perciò è normale che abbiano diversi approcci al pezzo. Hollywood, la sopracitata traccia prodotta daDiplo, spezza il ritmo e attua un cambio di sonorità. Si passa dal pezzo trap più canonico in stileOffseta suoni che strizzano l’occhio al pop-punk. Anche su questo tipo di produzione Sfera riesce a cavarsela più che bene e, anzi, credo che questo sia uno dei brani più riusciti del disco. Tik Tokè un caso particolare, infatti è l’unico brano in cui i feat sono una spanna sopra al protagonista. Non me ne vogliaSfera, maGuèe soprattuttoMarrasono imbattibili e secondo me è proprio Sfera a sembrare un feat in un loro brano. Ad ogni modo, nel complesso il pezzo funziona, riprendendo la formula vincente già adottata inScooteroniper il joint albumSanteria. MaleeGelosi, pur essendo rispettivamente una traccia d’amore e una “autocelebrativa”, per così dire, le ho trovate piuttosto simili come sonorità. Riprendono un po’ la classica trap che ha caratterizzato i primi lavori di Sfera, sfornando due pezzi senza infamia e senza lode. Uno dei problemi diFamoso, infatti, è proprio questa sezione centrale del disco. Rispetto alle prime tracce ho avvertito un appiattimento, come se non ci fossero pezzi particolarmente incisivi in questa porzione di disco. NemmenoGiovani Recon i suoi synth anni ’80 o6AMcon l’allegro pianoforte sono riusciti a togliermi questo pensiero dalla testa. Anzi, proprio6AM, forse per l’eccessiva euforia del pezzo, credo sia il brano che meno ho apprezzato in tutto l’album. Gangang, la penultima traccia, è invece uno storytelling che ripercorre un po’ la carriera, dal quartiere al successo, usando sempre la solita retorica.Lil Moseysi comporta comeOffset, non aggiungendo molto al brano e risultando forse il feat piùpigrodel disco. $€ Freestyleè, invece, una bellissima chiusura. Suono aggressivo, autotune al minimo e tante rime. Questo è senza dubbio il pezzo più rap di tutto il disco, quello più autentico e, spulciando i commenti sui vari social, uno di quelli che sembra essere stato più apprezzato. Se solo ci fossero stati più brani su questa linea, forse avrei apprezzato molto di più anche io questo lavoro. Il disco nel complesso suona bene, c’è poco da dire. Possono non piacere le sonorità trap o i testi, ma il suono è molto attuale e di respiro internazionale, indipendentemente dai suoi featuring. Le produzioni, soprattutto rispetto al precedente album, sono più variegate e l’uso del pianoforte è sicuramente molto più accentuato di quanto non fosse inRokcstaroSfera Ebbasta. Se, da una parte, abbiamo quindi delle produzioni fresche e delle linee melodiche interessanti, dall’altra abbiamo un po’ i soliti problemi che si porta dietro Sfera. Primo su tutti, la povertà dei testi. Lungi da me pensare che ogni artista debba essere necessariamente impegnato o scrivere di argomenti socialmente rilevanti, ma credo che alcune rime siano fin troppo elementari e ruotino attorno alla solita retorica da trapper: soldi, bella vita, scarpe e gioielli. Anche qui, mi può andar bene come cosa, ma non da un artista così in vista, non dal rapper italiano, forse, più famoso al mondo in questo momento. Sarà che questo 2020 ci ha abituati bene con i dischi diGué,Tedua,Speranza,Izi,Ernia,GeolieredEmis Killa, ma tutti questi esempi dimostrano come si possa fare una canzone che parla di qualsiasi argomento, ma usando rime fighe e sperimentando con la voce. Diciamo che ho avuto l’impressione che Sfera sia rimasto nella propria comfort zone, senza sbilanciarsi più di tanto. Ho lasciato per ultimo l’argomento più interessante, quello di cui si è maggiormente parlato in questo mese di attesa: i featuring internazionali. Ifeaturingcredo possano essere considerati come degli elementi che arrichiscono il lavoro di un artista. PrendiamoSperanza, uno dei nomi più interessanti di questo 2020. Nonostante il suo disco non sia pieno di feat famosi, credo siano stati scelti con estrema cura e attenzione. Ad esempio, la sua voce graffiata si alterna con le dolci melodie diRocco Gitanonel branoCamminante, in modo che uno completi lo stile dell’altro. Quindi la collaborazione serve per arricchire il pezzo e renderlo migliore, più emotivo e più intenso. Quando però il feat diventa uno strumento di marketing, allora potrebbe non essere più qualcosa che dà una marcia in più, quanto qualcosa che indebolisce il progetto. Personalmente, credo che Sfera rientri in questa seconda categoria. Ho ascoltato attentamente tutti i brani e, specialmente per ifeat internazionali, ho come avuta l’impressione che ci fosse una sorta di svogliatezza da parte degli altri artisti. Non ho sentito quel qualcosa in più che un feat dovrebbe darmi, fatta forse eccezione per un paio di brani. Con questo non voglio certo dire che il disco sia brutto, anzi, ma semplicemente che in alcune tracce avrei preferito sentire solo Sfera…E basta. Nel complesso, comunque l’album è piacevole da ascoltare e, rispetto al precedente lavoro in studio, credo che si sia cercato di puntare più sull’introspezione, andando a toccare più sul vivo gli aspetti emozionali del cantante. È sicuramente un lavoro che resterà in cima alle classifiche per lungo tempo e, nel bene o nel male, impareremo a conoscerlo traccia per traccia, così come accadde perRockstarqualche anno fa