Abbazia di Viboldone: solo a pochi passi da Milano

L’Abbazia di Viboldonesi trova aViboldone, piccola frazione di San Giuliano Milanese, a pochi passi da Milano. Contiene alcuni tra gliaffreschi medievalipiù rinomati in assoluto della Lombardia. É un edificio instile gotico e romanico, appartenente all’ordine delle benedettine(le religiose che prendono come norma di vita la regola disan Benedetto da Norcia). L’Abbazia di Viboldone venne fondata nel 1176 econsacrata nel 1348dagli Umiliati(un movimento religioso costituito da laici, monaci, monache che affrontavano una vita di lavoro e di preghiera attorno alla chiesa). Questo movimento religioso fabbricava specialmente panni di lana e coltivava i campi attraverso vari sistemi di lavorazione parecchio innovativi. L’anno di completamento dell’edificio è stato apportato su una lapide alla destra del portone d’ingresso principale. A seguito della soppressione degli Umiliati ad opera del cardinale cattolico,san Carlo Borromeo, l’abbazia passò aiBenedettini Olivetani, i quali furono poi soppressi dal governo austriaco ed obbligati ad abbandonare l’edificio. Nel 1940 il cardinale cattolico,Alfredo Ildefonso Schuster, diede l’abbazia ad una comunità di religiose guidata daMargherita Marchi, separatasi dalleBenedettine di Priscilla. L’abbazia possiede unafacciata a capannacon decorazioni di pietra bianca, delle bifore aperte sul cielo ed una tessitura muraria in mattoni a vista che rimane solcata da due semicolonne che la tripartiscono. In primo luogo, ilportale dell’edificioè fatto in marmo bianco. Nella lunetta che ne sovrasta l’architrave sono presenti delle sculture marmoree dellaMadonna con bambino fra i santi Ambrogio e Giovanni da Meda. Ai lati, invece, vi sono due nicchie gotiche racchiudenti le statue deisanti Pietro e Paolo. In secondo luogo, ilportone dell’abbaziaè realizzato con del legno scuro, decorato con grandi costoloni lignei e grossi chiodi. La sua datazione risale all’epoca della costruzione della facciata. In terzo luogo, ilcampanilea cono cestile si innalza sopra il tiburio dell’edificio. Esso presenta cornici in cotto e archetti alla base delle bifore e delle trifore sormontate da oculi. Si tratta di unasala rettangolarea tre navate di cinque campate ciascuna, con diversi archi trasversali a sesto acuto. Le colonne che scandiscono le navate sono in laterizio, coi capitelli dello stesso materiale a cubo scantonato. La prima campata è in stile romanico, mentre le successive sono in stile gotico, con alcune colonne in cotto che sorreggono volte alte a crociera. La chiave di volta è circondata da spicchi racchiusi in un cerchio con colori dell’arcobaleno, simbolo di un forte legame tra Dio e gli uomini. In primo luogo, l’organo dell’abbaziaa trasmissione meccanica è stato costruito dall’organaroGiovanni Pradellanel 2004. Lo strumento è dotato di due tastiere e di una pedaliera di ventisette note. Nonostante sia abbastanza piccolo, esso offre supporto per una vasta attività concertistica e didattica, senza però tralasciare gli aspetti concernenti l’impiego liturgico dello strumento musicale. In secondo luogo, l’edificio ospita una serie dinumerosi e famosi affreschi, identificabili come opere diScuola giottesca. Nella parete frontale del tiburio vi è al centro laMadonna in Maestà e Santi, mentre sulla parete che la fronteggia è presente ilGiudizio UniversalediGiusto de’ Menabuoi. Al centro di quest’ultimo vi èCristoavvolto nella mandorla iridescente. Alla sua destra vi sono i “benedetti” col volto esteso verso ilGiudice, mentre alla sua sinistra vi sono i “dannati” su cui irrompeSatana. Sono anche presenti due angeli sulla metà superiore della parete, che arrotolano il tempo della storia, facendo intravedere alle spalle laGerusalemme celeste. Infine, al primo piano della palazzina che si trova accanto all’abbazia, laSala della Musicasi affaccia sull’intero piazzale con due apposite finestre. Essa rappresenta un’importante testimonianza iconografica deglistrumenti musicaliusati a Milano tra la fine del Quattrocento ed i primi anni del Cinquecento. Gli affreschi presentano ogni tipo di strumento musicale a monocromo di terra rossa con delle ombreggiature nere e delle ombre color ocra su fondo bianco. Sono strumenti dipinti a grandezza reale e disposti a coppie incrociate in base ad uno schema a trofeo, che evidenzia la centralità dell’immagine, la simmetria e l’assenza di gravità tipica delle grottesche. Si tratta di unavisita particolare, dal momento che si sta parlando di un’abbazia e non di una classica chiesa o basilica. É possibile accedere all’edificio dal portone principale durante tutti i giorni della settimana dalle ore 07:00 alle 12:30 e dalle ore 14:30 alle 18:30. Inoltre, dopo aver terminato la visita, vi è la possibilità di ammirare ilverde circostantee di percorrere lapasseggiata adiacente all’abbazia. Quindi, consiglio vivamente la visita di quest’abbazia che si trova veramente vicino al capoluogo lombardo a tutti coloro che amano scoprire luoghi diversi e particolari e che sono un po’ stufi della confusione milanese!