Bicocca Tips | L’umorismo nelle serie animate

Bicocca Tips | L’umorismo nelle serie animate

Nel Bicocca Tips di oggi parliamo di serie tv e più nello specifico diserie tv animatecondite con una buona dose di umorismo. In tutti e tre i casi si tratta di prodotti cinematografici caratterizzati da episodi brevi ma intensi anche se la risata non manca. Se hai del tempo libero a tua disposizione che non sai come impiegare, sei capitato nel posto giusto. Puoi fare un watch o rewatch di una di queste serie. Andiamo in ordine cronologico e facciamo un salto nel tempo. Nel1997debuttava nelle televisioni americaneDaria, una serie tv che racconta le vicende dell’adolescente omonima.Daria Morgendorffer-occhiali rotondi dalla montatura spessa, giacca rigorosamente verde abbinata a una gonna nera, anfibi e espressione monotona proprio come il suo tono- è una ragazza liceale cinica, dotata di un grande sarcasmo che spesso sfocia nel pessimismo. La sitcom, creata daGlenn EichlereSusie Lewis Lynn, racconta di una società superficiale e avida che annulla il pensiero critico e l’individuo risucchiandoli in un vortice di eccessiva stupidità e materialismo. Ma ci sono sempre delle eccezioni alla regola come, appunto, la nostra protagonista Daria e la sua amica Jane Lane. L’esasperante contrapposizione tra il personaggio di Daria e i cittadini diLawndaleè il modo perfetto per mettere a nudo una realtà che si basa su valori che forse non dovrebbero essere definiti come tali. La serie è composta da cinque stagioni e due speciali andati in onda su MTV tra il 1997 e il 2002. Daria è l’ideale per chi cerca qualcosa di significativo con il giusto quantitativo di black humor, si tratta infatti di un vero e proprio throwback (e non solo in senso letterale) agli anni dell’adolescenza in cui ogni minima esperienza ha una risonanza mastodontica tanto nel bene quanto nel male. Per chi ha amatoBoJack Horsemane vorrebbe immergersi ancora un po’ nella testa diRaphael Bob-Waksberg, una possibilità si presenta conUndone, serie tv del 2019 disponibile suAmazon Prime. Ma scordatevi tutto quello che avete visto con BoJack Horseman perchéUndoneè qualcosa di unico che sfugge da ogni definizione. L’originalità si intravede, prima di tutto, nella tecnica di produzione definita a rotoscopio per rendere le figure umane realistiche. Detto in parole semplici, alle immagini degli attori -che hanno recitato in carne e ossa- vengono sovrapposte tecniche artistiche diverse come la pittura ad olio. L’altro fatto degno di attenzione è la trama, creata in collaborazione conKatePurdy. Si racconta la routine frustrante della ventottenne Alma (Rosa Salazar) che combatte le sue insicurezze e la sua solitudine grazie al suo cinismo e al suo acuto sarcasmo. È un meccanismo di difesa, questo, che risulta inutile quando a seguito di un’incidente entra in contatto con suo padre Jacob (Bob Odenkirk) morto anni prima. Ma, attenzione, non si tratta di una storia di fantasmi quanto di realtà parallele e controllo delle stesse.Undoneè una storia fantasy, un giallo da risolvere, una riflessione su ciò che definiamo tempo, un grande interrogativo sulla salute mentale e le sue conseguenze. Il tutto è vissuto attraverso l’apparecchio acustico e l’umorismo cupo di Alma. Forse non sai chi èMichele Rechma scommetto che hai sentito parlare diZerocalcare. Del resto, è impossibile il contrario visto il grande successo della sua serie tvStrapparelungoi bordiuscita su Netflix il 2021. Una sola stagione composta da sei episodi dalla durata massima di 22 minuti, in cui si parla principalmente in romanesco che ha dato un bel scossone alla terra che calpestiamo. Zercocalcare parla della cosa che meglio conosce: sé stesso. Ha concentrato i suoi 38 anni di esperienze in un personaggio bidimensionale e nella sua coscienza che veste i panni di un armadillo. Ha rifinito il suo capolavoro con uno spasso strato di umorismo per tenere tutto assieme e ha aspettato che il mondo venisse a vedere. E al mondo è piaciuto il risultato finale perché l’opera di Michele è uno specchio che riflette lo spettatore. La serie affronta temi difficili come il suicidio e le difficoltà che i giovani in Italia si trovano ad affrontare costantemente come il precariato, le incertezze e i dubbi sul futuro. Sono argomenti che richiedono una delicatezza e Zerocalcare ha deciso di raccontarli tramite la leggerezza tipica del sarcasmo. Questo, dai feedback del pubblico, sembra essere il modo migliore per scoprire con pudore i lati nascosti della realtà che spesso finiamo per scordare.Però magari, prima di correre e andare a fare binge watching vuoi dare un’occhiata anche aquesto