Petals for Armor segna il debutto discografico solista della (ex) vocalist dei Paramore Hayley Williams. Uscito lo scorso 8 maggio, l’album si compone di tre EP, due dei quali erano già stati pubblicati a inizio 2020, per un totale di 15 tracce a cavallo tra R&B ed elettronica.
Mai come ora introspettiva e matura, la Williams affronta i suoi primi trent’anni chiudendo i conti con il passato; lo fa in maniera esplicita, grafica, quando mostra, sulla copertina dell’album, i tre quadrati neri che coprono le iniziali dell’ex partner, tatuate sulla sua mano sinistra. Ora spoglia del look alternativo che l’ha resa un’icona di stile nei primi anni 2000, si presenta fragile e vulnerabile a presentare un lavoro che rappresenta la sua svolta artistica e personale.
Perchè in fondo, ha raccontato la cantante, il suo modo di affrontare la vita, rinchiudere dentro di sé i sentimenti e dar loro sfogo solo sul palcoscenico, iniziava a stare stretto; “penso che essere in grado di raccontare la propria verità con calma, senza mezzi termini, sia molto più potente che dimenarsi e urlare per esprimersi” ha spiegato, e così è nata l’idea di Petals for Armor, quell’equilibrio tra delicatezza e durezza, rabbia che per anni aveva ricercato.
“Non è stato bello, al contrario, è stato orribile e doloroso” , un processo che ha portato la Williams ad affrontare la propria femminilità, la salute fisica e mentale e le relazioni che la hanno segnata, in un album che ricorda a tratti Alanis Morissette, a tratti Björk, elettronico ed elegante. Nonostante la frattura piuttosto netta con il lavoro dei Paramore, Hayley Williams non esclude un possibile ritorno al lavoro con la band e, quando arriverà il momento di tornare a scrivere con i suoi storici colleghi, dice, “torneremo più forti di prima”.
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