La Spesa in Quarantena: 10 consigli per farla in sicurezza

La Spesa in Quarantena: 10 consigli per farla in sicurezza

In questi giorni fare la spesa sembra essere diventata un’impresa colossale. Tra lunghe code, un numero elevato di misure restrittive, la paura del contagio e l’irreperibilità di alcuni prodotti, quella che era una attività banale e scontata, è diventata una situazione molto stressante e quasi surreale. Dopo una attenta lettura delleindicazioni ministerialie la consultazione di interviste rilasciate da esperti del settore, abbiamo pensato di raccogliere 10 raccomandazioni per una spesa sicura e responsabile. Potrà sembrare un consiglio banale, ma crediamo sia importantissimo ricordare che la spesa non deve costituire un pretesto per una passeggiata. I contatti con le altre persone, ma anche con superfici esterne (la pulsantiera di un ascensore o la maniglia di una porta…) ciespongono al rischio di contagio. E con noi sarebbero a rischio tutte le persone con cui siamo astretto contatto. Quindi limitiamo questa attività alle reali esigenze primarie. Ce lo hanno detto più volte e ilpremier Contelo ha ribadito in maniera eclatante: tutti inegozi e le attività che trattano beni di prima necessità, continueranno ad essere aperti. Quindi niente panico! Lavare le mani è la norma igienica più importante per prevenire infezioni (tra cui quella daSARS–Cov–2).La prima cosa da fareuna volta rientrati a casa è lavare le mani. Fino a quel momentoè assolutamente vietato toccarsi il viso!Tutti gli oggetti e le superfici toccati prima di aver accuratamente lavato le mani, sono da considerarsicontaminatie quindi andrebbero disinfettati. Lavare le mani e poiriprendere in mano il cellulare è un errorediffuso, ma non per questo trascurabile. Il nuovo coronavirus (similarmente ad altri microrganismi patogeni) resiste sulle superfici per alcune ore. Cosa fare quindi? Munirsi di unqualsiasi disinfettantea base di alcol al 75% o a base di cloro al 1% (come la candeggina) epulire tutti gli oggettiche avevamo con noi (occhiali, chiavi, auricolari…).Alla luce di quanto evidenziato, sarebbeconsigliabilepulireanchele confezioni dei prodottiacquistati.Leggil’articolosulle modalità di trasmissione del virus e le strategie per proteggersi a cura dei ricercatori dell’Ospedale San Raffaele. Molte delle nostrecarte di creditosono abilitate per ilpagamento contactlesse per gli importi sotto i 25€ non è necessario inserire il pin, evitando di dover toccare la tastiera del POS. In questo modo limitiamo il contatto con monete e banconote che vengono maneggiate da tantissime persone prima di finire nelle nostre tasche.Se non avete una carta di credito abilitata a questa funzione, seguite le istruzioni di Salvatore Aranzulla per poterpagare con il vostro smartphone. Le attività commerciali aperte, in accordo con le prescrizioni delDpcm 11 marzo 2020e le indicazioni regionali, hanno messo in atto tutte le misure del caso per minimizzare il rischio di contagio. Tra queste, ladistanza di sicurezzadi almeno 1m (ma possibilmente anche 2m) e ildivieto di accessoa chi dovesse presentare sintomi o dovesse avere temperatura superiore ai 37.5 °C.La distanza di sicurezzanon vale solo in coda! Anche all’interno del negozio è importante che questa venga rispettata: sarebbe davvero un peccato mettere in atto così tante precauzioni e poi rischiare di infettarsi per prendere da uno scaffale un barattolo di sottaceti. Abbiamo appurato chei negozi che trattano generi di prima necessità,continueranno ad essere apertiregolarmente e che il governo garantirà l’integrità della filiera produttiva. Detto ciò, abbiamo davvero bisogno di acquistare 15 panetti di lievito di birra o 13 flaconi di alcool etilico?!Questo atteggiamento di “corsa alle provviste” ha solo risvolti negativi: porta a spendere soldi in prodotti che normalmente non acquisteremmo, e che probabilmente continueremo a non usare neanche in questa circostanza. In questo modocostringiamo gli altri a rinunciarea prodotti di cui avrebberoreale bisognoo ad uscire nuovamente per procurarseli. Moltissimi comuni italiani hanno attivato una rete di servizi riservati alle persone anziane o con difficoltà. Se conosci persone che potrebbero aver bisogno di questi aiuti, assicurati che ne siano a conoscenza. In questo momento è importante mantenere le distanze fisiche, ma abbiamo bisogno più che mai di prenderci cura gli uni degli altri.Il numero che il Comune di Milano riserva aquesti serviziè020202 – tasto 7 L’impressione che ho avuto è che le persone si stiano riversando tutte nei grandi supermercati,dimenticando la presenza dei piccoli negozi di generi alimentari, dal panificio alla salumeria, dal fruttivendolo al minimarket. Il modo più sicuro per evitare lunghe attese e limitare i contatti con altre persone (che come in uno strano gioco di ruolo, dobbiamo considerare potenzialmente infette) èevitare i luoghi affollatida altra gente. Inoltre in questo momento di crisi, acquistare da piccole realtà, costituisce anche un atto etico e solidale.Esiste inoltre un sito,Filaindiana.it, ideato da un gruppo di sviluppatori dellastart-up italian Wiseair, che consente di monitorare in tempo reale le code che si formano agli ingressi dei supermercati. Al momento funziona solo in Lombardia, ma presto sarà utilizzabile anche in altre regioni. Nonostante i consigli contenuti nel punto 9, prima di entrare all’interno del supermercato, potrebbe passare un’oretta o più. Quale occasione migliore per ascoltare una nuova playlist o fare del sano stretching?