Le sfumature del Cinema tra colori ed emozioni
Ilcoloreè un mezzo fortissimo e universale (più o meno) di comunicazione comprensibile e utilizzabile fin da bambini. Tramite il colore si può inviare un messaggio o più “semplicemente” un’emozione, anche se ogni cultura associa per tradizione vari significati alle diverse tinte possibili. Un esempio emblematico è quello delbianco: simbolo dipurezza, matrimonio, pace in occidente e dimortein oriente. In questo articolo vedremo come i colori, il loro simbolismo e le emozioni si intrecciano nella Settima Arte: il Cinema. *(Per approfondire, sulcolore verdee in particolarel’abitodi Keira Knightely inEspiazione– 2007 – ) Negli anni si è sviluppata un’area dellapsicologiadedicata proprio ai colori e al loro utilizzo. Questi studi sono applicabili nel marketing, nei mass media ma anche nell’architettura e nel design. Interrompendo questa digressione, per tornare al mondo del cinema, si può notare quindi come colori ed emozioni vengano spesso accostati per fareentrareancora di piùlo spettatore nella scena. Gli aspetti cui si fa solitamente riferimento per la scelta dei colori sono il fatto che essi possano esser contrapposti perchécomplementari(giallo vs. viola),caldiofreddi(rosso vs. blu) , o per ladominanzadi uno stesso (es. tutti le sfumature del blu). Scegliendo tutti i gradienti di uno stesso colore si sceglie di ricreareun’atmosfera specifica. Mentre con i colori complementari o caldi-freddi, se accostati, si creano immagini con altocontrastoedinamismo, pur mantenendo una certa armonia. Da quando si è entrati nel mondo del cinema a colori a inizio Novecento, la tavolozza è diventata uno strumento di comunicazione per registi e sceneggiatori. I colori infatti sono un forte mezzo per trasmettere un’emozione, un mood e non solo per dare tono alla scena visualizzata sullo schermo. Lo mostra egregiamente il progettoColorPaletteCinemasu Instagram. Psicologicamente parlando, negli anni sono state proposte varie teorie sulle emozioni, la più celebre è certamente quella diPaul Ekman(1967). Il ricercatore, rifacendosi agli studi sulle espressioni facciali di Charles Darwin, decise di mostrare come le suddette fossero un aspetto universale a tutti gli esseri umani. Grazie alle sue ricerche è riuscito quindi ad individuaresei emozioni di base: rabbia, paura, tristezza, felicità, sorpresa e disgusto. Un’altra teoria è quella diRobert Plutchik(1980), per il quale le emozioni si manifestano come una risposta adattiva a uno stimolo.Plutchikaccostacolori ed emozioniin una rappresentazione grafica a otto fattori, opposti tra loro, delle emozioni. Egli ha costruito unmodello circomplessoche visivamente risulta come una sorta di “ruota delle emozioni” che a partire dai primi elementi si irradia in altre sotto-parti. In conclusione, è nelcinemache tutti questi elementi, ossia colori, contrasti, complementarietà ed emozioni che essi possono elicitare, vengono mescolati dal regista per veicolare il messaggio desiderato da ogni scena. Per concludere, eccoaltri coloricoi lorosignificati più comuni. Chiaramente il simbolismo e l’effetto che ogni colore rimanda sullo schermo possono cambiare a seconda di mille altri aspetti che si fondono nella scena cinematografica. L’emozione nel cinema è data dalle immagini visualizzate, unite alle parole e alla colonna sonora che si mescolano tra loro dando vita alla scena stessa. Ad esempio, un’immagine dolce e positiva in sé, può diventare quindi cattiva e negativa se accompagnata da suoni austeri e parole cupe. In questo articolo ci siamo focalizzati sul colore e sulle emozioni che esso può rimandare a colpo d’occhio, ma l’analisi di un film certamente prende in esame molte più variabili. Il colore rosso simboleggia secondo la letteratura la rabbia, la violenza e il potere. Ma anche l’amore, la passione e il desiderio. L’arancione e le sue sfumature trasmettono entusiasmo, voglia di ridere ma non solo, è anche simbolo di creatività ed estro. Il giallo invece, nella teoria dei colori è legato alla gioia, alla felicità e alla speranza. Speranzache per noi oggigiorno è un valore molto importante. Restando proprio in tema di colori, questo sentimento è comune a tutta Italia, speriamo profondamente che la nostra penisola possa esser nel futuro più prossimo possibile tutta zona gialla, anziverde. Ma non un verde che richiami la marcescenza, un verde dilibertà,naturaevita
