Midnights e non solo: musica per notturni

In occasione della vittoria agli MTV Video Music Award 2022, Taylor Swift ha annunciato l’uscita del suo nuovo album Midnights, pubblicato su tutte le piattaforme di streaming musicale il 21 ottobre.

Midnights raccoglie canzoni scritte di notte, che racchiudono i tormenti di quei pensieri che ci tengono svegli, avvolti da quel senso di solitudine ed emotività che solo la notte riesce a regalarti.

L’ascolto di Midnights ci ha portato a riflettere sul tema della notte e per l’occasione vogliamo consigliarvi altri tre album da notturni.

Queen (1973)

Queen è il primo album pubblicato dall’omonima band inglese. Quest’opera non ebbe il successo sperato e portò i Queen a ricevere numerose critiche da parte della stampa. Ma che attinenza ha con la notte, vi chiederete.

La leggenda narra che durante una delle loro sedute di registrazione presso qualche studio in cui erano riusciti ad accedere grazie a favori e amicizie, i Queen vennero ascoltati da Roy Thomas Baker, giovanissimo fonico che aveva già lavorato con alcuni dei nomi più grandi del rock, tra cui David Bowie. Baker fu colpito dallo stile e dalla meticolosità di quei quattro ragazzi inglesi e propose una loro demo ai manager della Trident, uno degli studi di registrazione più famosi dell’epoca.

I Queen erano ancora troppo acerbi per ottenere un vero contatto discografico ma riuscirono a stipulare un accordo secondo cui avrebbero potuto usare lo studio di registrazione nelle ore libere, che solitamente coincidevano con le ore notturne dalle tre alle sette di mattina. Il buio della notte fu quindi la fonte di ispirazione per questo lavoro.

Queen ancora oggi non viene considerato tra i migliori lavori della band, sebbene si possa percepire già la cifra stilistica del gruppo e la loro attenzione maniacale a tutti i dettagli. Inoltre, in questo album troviamo il primo brano pubblicato come singolo dai Queen, Keep Yourself Alive che all’epoca non venne particolarmente apprezzato dalla critica ma a sedici anni di distanza entrerà nella classifica dei brani più ascoltati in Inghilterra insieme a The Show Must Go On.

Last Night In The Bittersweet (2022)

Dopo otto anni di silenzio, Paolo Nutini torna con un nuovo disco più maturo e meno lineare rispetto al passato. In questo album il tema della notte si presenta in diversi modi. La notte è il momento in cui l’autore ha vissuto molte delle avventure che hanno ispirato questo disco. La metafora di un tempo oscuro di malessere ma anche un tempo da cui ricominciare.

Penso che, dopo aver raccolto tutte queste esperienze e sensazioni e aver fatto uno sforzo consapevole per cercare di rilasciarle, dal punto di visto non discografico ma emotivo, ho provato un po’ di sollievo.

Così ha detto Paolo Nutini durante una delle interviste rilasciate dopo la pubblicazione del disco. In questa immagine agrodolce della notte c’è un po’ di quella magia che essa porta con sé. Il buio che porta alla luce.

Tenebra è la notte e altri racconti di buio e crepuscoli (2019)

Il quinto album del rapper-insegnante Murubutu è interamente dedicato alla notte, seguendo il progetto di concept album a tema naturalistico iniziato con i lavori precedenti incentrati su mare e vento.

La notte qui è presente sia nelle sonorità cupe e oscure, che rievocano sensazioni di solitudine, ma anche nei testi, scritti con l’accuratezza che contraddistingue questo artista.

E fuori il cielo è tutto a blocchi scuri, a tocchi cupi
Che qua ad occhi aperti è come ad occhi chiusi

Occhiali da Luna (feat Willie Peyote, Dutch Nazari)

A differenza degli album precedenti qui la notte diventa la vera protagonista, il momento che accompagna e avvolge i pensieri. Ancora una volta troviamo la dicotomia tra una notte come simbolo di oscurità e dolore e una visione romanticizzata e poetica.

Di album e brani che hanno trovato nella notte la loro fonte di ispirazione ce ne sarebbero ancora moltissimi, per questo vi invito a consigliarcene qualcuno qui sotto nei commenti.