Quartiere Bicocca: un po’ di storia

Quartiere Bicocca: un po’ di storia

Bicocca Point | Dal 6/05 al 12/05byRadio Bicocca NIKE, nuove Vaporfly ancora più innovativebyNicole Condoluci Quartiere Bicocca: un po’ di storia Mentre tutti coloro che seguono il Trono di Spade stanno ancora discutendo riguardo all’esito della Grande Guerra appena conclusa, la Bicocca si prepara a ricordare e a rivivere la sua personale e storica battaglia. A questo propositomartedì 7 maggiodalle 10 alle 12.30 pressoPiazza della Scienzasi terrà per il terzo anno consecutivo la rievocazione storica dellabattaglia della Bicocca del 1522. Ma quali erano i due schieramenti contrapposti durante la battaglia? Come mai questo quartiere di Milano si chiama proprio Bicocca? Come si è passati dalla Fabbrica Pirelli alla nostra università? Se anche voi vi siete posti almeno una di queste domande non vi resta che proseguire con la lettura. Procedendo con ordine, una delle prime testimonianze monumentali della storia di questo quartiere è una villa, ancora oggi esistente, costruita intorno al1450dallafamiglia Arcimboldiche aveva scelto proprio questa zona poco distante dalla città per edificare la propria dimora di campagna. L’edificio, denominatoBicocca degli Arcimboldi, deve il suo nome al fatto di essere una sorta diroccaforteocastello di modeste proporzioni. Proprio nei pressi di questa costruzione il27 aprile del 1522ebbe luogo la battaglia della Bicocca, uno degli episodi salienti della Quarta guerra d’Italia. Le guerre d’Italia sono una serie di conflitti combattuti nella prima metà del XVI secolo traFranciada un lato eSpagnaeSacro Romano Imperodall’altro per il dominio dell’Europa. La battaglia, svoltasi nell’area dell’odierno Quartiere Bicocca, vedeva le forze milanesi degli Sforza, sostenute dalle truppe dell’imperatore Carlo V, lottare per la riconquista del Ducato di Milano nelle mani dei Francesi dal 1515. Lo scontro terminò con la rovinosa sconfitta dei francesi, con un bilancio di oltre tremila caduti. La battaglia venne descritta anche dal filosofo illuministaPietro Verrinel suo trattato dal titoloLa Storia di Milano.“La battaglia della Bicocca è rimasta nella memoria de’ Francesi, i quali per significare che un sito costerebbe molto sangue, e gioverebbe poco acquistandolo, soglion dire: “c’est une bicocque”. –scrive Verri –La conseguenza di tal giornata fu che i Francesi intieramente perdettero il Milanese.”Quindi, dall’esito di questa battaglia sembra aver avuto origine il dettoC’est une bicoqueutilizzato dai francesi per descrivere una disfatta. Nel Settecento, nella zona ormai denominata Bicocca, non c’erano più di 74 abitanti. È nelNovecentoche la campagna lascia lo spazio ad una fiorentearea industrialee nel 1907 anche laPirellidecide di trasferire in Bicocca i suoi impianti, arrivando ad impiegare tredicimila persone. Negli anni 70 il quartiere viene interessato da un progressivo disimpegno delle numerose industrie presenti che scelgono di delocalizzare la produzione in diverse aree. Con la dismissione degli impianti, all’inizio degli anni 80. si apre un dibatto per il recupero delle aree su cui precedentemente sorgevano le fabbriche. È proprio all’interno del progetto vincitore del concorso internazionale indetto da Leopoldo Pirelli che nel1991viene inaugurato il primo corso di laurea inScienze AmbientalidellaBicocca. Dai materiali accumulati dalla demolizione delle fabbriche viene realizzata laCollina dei Ciliegie nel 1996, durante il periodo di ristrutturazione del teatro La Scala, viene aperto nel quartiere ilteatro degli Arcimboldi. La torre di raffreddamento degli impianti industriali, racchiusa in un palazzo di ferro e cemento con una vetrata su un lato, diventa così il quartier generale della Pirelli. Oltre alla rievocazione storica del 7 maggio, si terrannoaltre iniziativeaperte al pubblico e realizzate dagli studenti diScienze del Turismo e Comunità Localedell’Università di Milano-Bicocca, come i laboratori sulla tecnica di intrecciare trecce, sulle danze e sulla riproduzione di berretti simili a quelli indossati dal Duca Francesco II. Il 6 maggio si terrà invece latavola rotonda Eventi rievocativi e attrattività turisticaper parlare di rievocazioni e del loro significato per i territori nei quali si svolgono e la loro potenziale ricaduta turistica. Alle ore 20.00, presso la Chiesa di Sant’Antonino, si potrà ascoltare ilconcerto musiche antichea cura di Franca Morazzoni con la partecipazione dei Maestri Ubaldo Rossi (flauto) e Elisa D’Auria (Clavicembalo)