Plastic Hearts: il nuovo album di Miley Cyrus

Plastic Hearts: il nuovo album di Miley Cyrus

Il suo è uno dei ritorni più attesi di questo 2020. Dopo aver rilasciato i singoliMidnight SkyePrisoner, Miley Cyrus presenta ilnuovo album:Plastic Hearts. Son passati tre anni daYounger Now, l’album che vedeva la cantante approcciarsi al mondo country con un look semplice, acqua e sapone. Nel frattempo, son avvenuti un po’ di cambiamenti nella vita privata della popstar: si è sposata, separata, ha perso la sua casa in California a causa di un incendio… ma tutto questo, a detta di Miley, è servito per dar alla lucePlastic Hearts, il suosettimo album in studio. ConPlastic Heartsla Cyrus mostra, ancora una volta, unlato ineditodi sé: quellorock. Quest’animo rockettaro prende vita nel corso delle 12 tracce dell’album, ma non è l’unico genere musicale presente nel nuovo progetto discografico. Durante l’ascolto del disco s’incontranovarie atmosfere: dalle sonorità pop e blues degli anni ’80, a quelle rock, per poi passare al country… tutto funziona perfettamente! L’amoreè iltema principaledel disco e viene raccontato nelle sue molteplicisfumature. Le tracce, dal punto di vista compositivo, non sono banali e mostrano il lato più umano, intimo, della cantante. Il viaggio all’interno diPlastic Heartsinizia conWTF do i know. Il brano fin da subito stuzzica l’orecchio dell’ascoltatore. Impossibile non lasciarsi trasportare dalle sue atmosfere rock. Sentiamo Miley cantare, rivolta al suo amato:“sono qui per dirti qualcosa che non sai”… come non crederle! Senza peli sulla lingua, disinvolta, in questa traccia la vediamo togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Andando avanti nel nostro viaggio, nellaprima metà dell’albumtroviamo quasi tutte canzoni dalle sonorità potenti, forti,rocke dai ritmi martellanti. Tra queste troviamoPlastic HeartsePrisoner, i due singoli estratti dal disco. Difficile rimanere indifferenti al loro ascolto, interessante è l’atmosfera anni ’80 che si respira. SeguonoGimme what I wanteNight Crawling: frivole, sbarazzine, sono due tracce che rappresentano la dimensione più effimera dell’amore, quella della dimensione carnale, non a caso sentiamo la popstar cantare:“non voglio un futuro con te, ma solo un amante”. ConHighinizia la parte più profonda, intima, diPlastic Hearts. La traccia è in pieno stile country e vediamo Miley aprirsi e raccontare di quei momenti in cui si sente giù di morale, persa. Durante il brano sentiamo la Cyrus dire che nella sua testa ha fatto di tutto per dire addio al suo amato, non gli manca, eppure continua a pensare a lui, chiedendosi, in maniera ossessiva, il perchè. InBad Karma,Hate meeNever bemela postar prosegue a spogliarsi e mostrare la parte di sé più umana, sofferente. In queste tracce emerge la vera anima della cantante. Le produzioni sono davvero accattivanti e si sposano perfettamente con la voce matura di Miley. Le tracce scorrono velocemente ed ecco che ci troviamo verso la fine diPlastic Hearts. Il nostro viaggio termina conGolden G String. La canzone è una ballad dalle sonorità dolci e delicate. Nei suoi 3.56 minuti vediamo la popstar chiedersi come mai, nella nostra società, “al posto di prenderci cura l’uno dell’altro, ci concentriamo solamente sui vincitori, lasciandoci accecare dal loro splendore”. Miley, durante il brano, non riesce a trovare una risposta, ma non per questo si rassegna. Così, cullati da questa angelica melodia si concludePlastic Hearts… ora è il momento di trarre le conclusioni. Il progetto musicale è davvero forte e intrigante. Nonostante le molteplici sonorità che si possono ascoltare al suo interno,Plastic Heartsrisulta essere unalbumdavverocompattoe con un’animaben chiara. Ottima è stata l’idea da parte di Miley Cyrus di mettersi in gioco in un genere a lei nuovo: ilrock. Merito della sua personalità, l’album assume un’identità forte. Ancora una volta la popstar si presenta nel panorama musicale con un’immagine del tutto nuova, originale, che mostra laversatilitàe la capacità da parte dell’artista di mettersi in gioco esperimentare,senza porsi limiti. Personalmente ho apprezzato moltoPlastic Hearts. È un disco che si lascia ascoltare tranquillamente, senza troppe pretese. È il perfetto compagno di queste giornate autunnali e il fatto che sia formato da stili così diversi fra loro lo rende adatto per essere apprezzato da ascoltatori che amano generi diversi. Promuovo a pieni votiPlastic Hearts, tra le uscite musicali di quest’anno è una di quelle che più mi ha colpito… auguro alla Cyrus di poter ottenere i giusti riconoscimenti con questo nuovo progetto. Chissà la prossima volta in che vesti si presenterà!