L’occhio della regista: tre film diretti da donne

L’occhio della regista: tre film diretti da donne

Tre consigli in occasione della Giornata mondiale del tennisbyMatteo Piana Venditti & De Gregori: i due cantautori romani insieme in…byEnrica Barbieri L’occhio della regista: tre film diretti da donne Partiamo da una premessa: il riconoscimento dei traguardi femministi e l’attenzione alle tematiche di genere non sono attività da tenere in considerazione solo l’8 marzo. Prendiamo però laFesta della donnaanche come un’occasione per mettere in primo piano le storie di donne che con la loro passione e la competenza ci dimostrano che nongrazie amanonostanteil contesto sociale – purtroppo ancora lontano dalle pari opportunità – si possono raggiungere importanti successi ed aprire la strada a nuovi orizzonti di inclusione e valorizzazione. Oggi, in particolare, parliamo difilm diretti da donne. Si può prendere come esempio dell’evoluzione femminista ilcinema, un settore in cui, ancora ad oggi,è difficile per le donne competere con la predominanza maschile.Secondo ilReport UNESCO del 2018 “Re|Shaping Cultural Policies”, le donne del settore cinematografico non solo non vengono adeguatamente rappresentate, ma hanno anche un accesso alle risorse più scarso e vivono un consistentegender pay gap. Per fortuna però il vento sembra star cambiando e alcuni esempi della storia recente ci dimostrano che il ruolo delle donne sta finalmente acquisendo il peso che gli spetta. Pensate ad esempio aChloé Zhao(regista diNomadland), che con ledue vittorie agli Oscar 2020 per il miglior film e per la miglior regiaha lasciato il segno nella poco lusinghiera storia delle donne in questa cerimonia. Ma l’impronta femminista nel cinema passa anche per il prodotto stesso, o meglio per il modo in cui le scelte narrative e visive di un film passano attraverso lo sguardo della regista. Un film femminista non è esclusivamente un film con una protagonista forte e indipendente, ma è un’opera in cui si sfida la canonica prospettiva maschile per dare spazio a unarappresentazione femminile più autentica. Ecco quindi3 film diretti da donne, in cui ilfemale gazesi declina in scelte stilistiche di rivendicazione femminile. Rawè un horror del 2016 scritto e diretto daJulia Ducournau. La storia ruota intorno aJustine, una ragazza timida e introversa che inizia il suo primo anno alla scuola di veterinaria. Justine, come il resto della sua famiglia, è da sempre vegetariana, ma finisce per infrangere il suo codice morale quando mangia un pezzo di carne cruda come rito di iniziazione per le matricole. Il sapore della carne animale scatena in lei un appetito ben più sinistro per quella umana e in un’escalation di violenza Justine si trasforma in una vera e propria cannibale mangia-uomini. Come può un horror sanguinolento esser definito “femminista”?La visione di Ducournau inRawsi concentra su una rappresentazione senza filtri e quasi animalesca dellafigura femminile. In un mondo in cui siamo abituati a personaggi femminili stereotipati, aggraziati, composti e al limite dell’etereo, le donne diRawsono associate in maniera viscerale a elementi come vomito, sudore, peli corporei e molto sangue. Justine non è uno zombie sexy ipersessualizzato, ma un reale mostro che compie atti disgustosi senza imbellettamenti. Questo ritratto non solo rende ancora più d’impatto il grottesco del film, ma è un ottimo esempio di come lo sguardo femminile nel cinema possausare l’orrido per strappare lo spettatore dalle sue convinzionisul corpo femminile. Piccole Donneè un titolo che quasi non ha bisogno di spiegazioni. La storia dellesorelle March, nata dalla penna diLouisa May Alcott, è un emblema della letteratura femminista ed è stato negli anni rappresentato meravigliosamente anche sul grande schermo. L’ultimo adattamento risale al 2019 ed è ad opera della registaGreta Gerwig, conosciuta anche perLady BirdeFrances Ha. Si tratta di un film in cui in primo piano ci sonodonne costruite a 360°, che spesso devono destreggiarsi fra gli ostacoli che la società patriarcale pone ai loro desideri. Il caso più lampante è quello diJo, la più indipendente delle sorelle, che aspira a diventare scrittrice e che rifiuta ideologicamente il matrimonio. Piccole Donnevuole spingere le donne alottare per realizzare i propri sogni nonostante l’ostilitàverso l’ambizione femminile che ancora si fa sentire dopo più di 150 anni dall’uscita del romanzo. Proprio per l’estrema attualità dei suoi temi,Piccole Donnenon ha bisogno di essere catapultato nel XXI secolo per acquisireappeal. Al contrario,tutte riusciamo ad identificarci in una o più delle sorelle Marchnonostante la distanza storica. Piccole Donneci mostra come in un classico si possano ritrovare motivi della contemporaneità che ancora risuonano nella vita delle donne e che possono continuare ad essere una fonte di motivazione. Per una recensione più estesa leggiil nostro articolo. Nel suo film del 2018Private Life,Tamara Jenkinsesplora il tema della genitorialità e della fertilità attraversoRichard e Rachel, una coppia di ultraquarantenni che tentano, con parecchi insuccessi, di avere un figlio. Con la sua scrittura brillantePrivate Lifetocca diversi punti caldi di questioni che riguardano intrinsecamente le donne e i loro diritti, come laconciliazione lavoro-famiglia, gliabusi del sistema mediconei confronti di chi sceglie il procedimento di fecondazione assistita e lapressione sociale sulla maternità. È la stessa Rachel a fare un riferimento diretto in una scena del film: “I just feel so betrayed. All the shit I was fed in college. Feminist ideology. It was a lie that I could have a career and then have kids. Well obviously that hasn’t panned out. I should send them the bills for our IUIs and IBFs” Film comePrivate Lifesono importanti perché hanno il coraggio di mostrare con onestà tutta la frustrazione delle donne che nelle loro decisioni personali si ritrovano vittime passive di forze esterne. Non solo donne-eroine quindi, ma in primisdonne umane, stanche, deluse e giustamente arrabbiate. Uno schiaffo morale dal sapore dolce-amaro, che ci ricorda di continuare a indignarci per le ingiustizie ancora perpetrate. Questi eranotre suggerimenti di film diretti da donne, in cui si può leggere come lo sguardo femminile e femminista produca opere di profondo rilievo sociale, da cui tutti possiamo trarre insegnamenti e ispirazione per una riflessione più ricca sulle questioni di genere. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati* Previous PostTre consigli in occasione della Giornata mondiale del tennisbyMatteo Piana Next PostVenditti & De Gregori: i due cantautori romani insieme in…byEnrica Barbieri