Banksy – L’arte della ribellione

Il docu-film diretto da Elio España doveva essere proiettato nelle sale il 26, 27 e 28 ottobre


Banksy

Oggi, lunedì 27 ottobre, doveva essere il primo dei tre giorni di proiezione nelle sale cinematografiche del docu-film Banksy-L’arte della ribellione. Purtroppo, a causa del crescente aumento dei contagi da Covid19 il nuovo Dpcm ha previsto la chiusura di cinema e teatri. Noi di Radio Bicocca abbiamo deciso di parlarvi comunque di questo film con la speranza che si possa tornare presto in sala e che, nell’attesa, la storia di Banksy venga magari resa disponibile sulle principali piattaforme di streaming.

Il regista Elio España comincia a raccontare Bansky partendo da uno dei suoi più recenti interventi. Londra, 2018, durante un’asta organizzata da Sotheby’s la famosa opera La ragazza con il palloncino si autodistrugge per metà poco dopo essere stata battuta all’asta per 1,2 milioni di euro.

Da qui in poi il nastro del tempo si riavvolge portando gli spettori a Bristol, luogo di nascita di Banksy e dei suoi primi graffiti. Grazie ad un approfondimento del contesto sociale e storico scopriamo che la street art e i graffiti nascono come impulso e risposta al sistema proibizionista instaurato in Inghilterra da Margaret Thatcher ma anche come costola della nascente cultura hip hop. 

Grazie ad interviste inedite e testimonianze di artisti che hanno lavorato a stretto contatto con “il terrorista dell’arte”, il documentario ripercorre l’evoluzione delle sue opere, l’impegno sociale in Cisgiordania con i suoi interventi sul muro che la separava da Israele, i soggetti raffigurati che man mano si concentrano sui bambini, topi, scimmie e animali in generale fino ad arrivare all’allestimento nel 2003 della sua prima grande mostra Turf War.

Mucche dipinte alla mostra Turf War

Da lì in poi l’arte di Banksy diventa un vero e proprio fenomeno mondiale attirando anche l’attenzione di molte celebrità e facendo letteralmente impazzire per le sue opere Brad Pitt, Angelina Jolie e Christina Aguilera. Nel 2018 l’artista sceglie i più importanti musei al mondo per collocare, aiutato da alcuni complici, le sue opere tra quelle di Picasso e deli impressionisti, per poi uscire indisturbato dalle sale e senza rivelare la sua identità.

Banksy-L’arte della ribellione offre la possibilità di conoscere passo passo la storia di questo artista tanto ribelle quanto imprevedibile, permettendoci di associare ogni sua opera al preciso periodo storico e contesto sociale in cui Banksy si è trovato ad operare.


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