Tra cinema e videogiochi: cinque film da recuperare

Con protagonisti Ryan Reynolds, Dwayne Johnson, Pikachu e non solo.


Film e videogiochi

I film ispirati dal mondo dei videogame hanno spesso una cattiva reputazione. L’hype preuscita è altissimo e poche volte le aspettative vengono soddisfatte. Tuttavia, ci sono cinque film sui videogiochi che scommettiamo vi stupiranno.

1) Free Guy – Eroe per gioco

In streaming su Disney+, Free Guy – Eroe per gioco è un film che ha davvero qualcosa da dire sul mondo dei videogiochi.

Guy (Ryan Reynolds) è un personaggio non giocante di Free City, una città o un videogioco, dipende dai punti di vista, in cui la cosa più normale che può accadere è che qualcuno dirotti un elicottero. Guy trascorre ogni giorno in modo uguale al precedente ed è pienamente soddisfatto della sua vita abitudinaria. Un giorno entra in possesso degli occhiali di un personaggio giocante, li indossa e gli si apre un mondo. Decide così di diventare l’eroe del gioco e lotta per salvare il videogame contro i creatori che vogliono spegnerlo per sempre.

Free Guy – Eroe per gioco usa un potente umorismo per creare una metafora tra mondo virtuale e mondo reale in cui la presa di consapevolezza e di posizione è in grado di scatenare grandi cambiamenti.

2) Pokémon: Detective Pikachu

Non conoscete i Pokémon? Oppure ne siete grandi esperti? Questo film soddisfa tutti, contiene parecchie citazioni e un buon numero di riferimenti, ma è in grado di appassionare anche chi ha una conoscenza marginale del famosissimo videogioco giapponese.

Nella città di Ryme City, Tim Goodman (Justice Smith) lavora nel campo delle assicurazioni. Un tempo sognava di diventare addestratore di Pokémon, ma, a causa di una difficile situazione familiare, ha perso la grinta. Suo padre, Harry Goodman, geniale investigatore privato, è misteriosamente scomparso. Tim decide di indagare e si ritrova ad avere un curioso aiutante, il pokémon del padre, ovvero Detective Pikachu. I due seguendo gli indizi scoprono presto un pericoloso complotto.

I Pokémon sono animati a regola d’arte, sembrano quasi reali, con occhi espressivi e pellicce di cui si riesce a vedere ogni singolo pelo.

Nei videogiochi i Pokémon sono tutti uguali tra loro, nel film invece ogni “poket-monster” dimostra caratteristiche uniche. Lo stesso Pikachu di Harry non è un Pikachu tra tanti, ma la sua storia e il suo carattere lo rendono speciale.

3) Ready Player One

Il film, basato sull’omonimo bestseller di Ernest Cline, è ambientato nel 2045. Il mondo sta per collassare, le persone vivono in baracche fatiscenti impilate le une sulle altre, ovunque vi è miseria. L’umanità si rifugia in OASIS, una realtà virtuale creata da James Halliday (Mark Rylance). Prima di morire, l’eccentrico programmatore dichiara che la sua eredità, ossia il controllo del gioco, andrà in mano a chi riuscirà a trovare l’easter egg nascosto nel videogioco e a vincere tutte le sfide. Wade (Tye Sheridan) è da sempre un grande ammiratore di Halliday e decide di partecipare alla gara.

Il film non condanna il bisogno umano di fuggire dalla realtà, dall’inquinamento, dalla povertà e dalla crisi. Anzi, il regista Steven Spielberg, comunica un’umana comprensione per chi evade da un mondo privo di speranza.

Ready Player One è un film nato per intrattenere, ma di grande attualità. Da un lato oggi si parla sempre più di metaverso, è possibile avere un visore per la realtà virtuale in casa e le aziende investono sempre più in queste tecnologie. Dall’altro lato purtroppo il nostro pianeta è a rischio a causa dell’inquinamento, la povertà sta aumentando e stiamo vivendo una crisi energetica. Quindi, siamo ancora così lontani da un mondo VR come quello descritto nel film?

4) Scott Pilgrim vs. the World

Scott Pilgrim vs. the World è una divertente commedia basata sulla serie di graphic novel di Bryan Lee O’Malley.

Scott Pilgrim (Michael Cera), ventitreenne, è cresciuto con videogiochi a 8 bit e suona il basso in una band indie-rock. Quando incontra Ramona (Mary Elizabeth Winstead), newyorkese ribelle e bellissima, Scott se ne innamora. L’unico “piccolo” ostacolo alla loro relazione sono i suoi sette ex: Scott li dovrà sconfiggere per conquistare il cuore della ragazza.

Le battaglie tra Scott e ognuno degli ex di Ramona sono realizzate con uno stile a metà tra il fumetto e il videogame. Le coreografie di queste scene sono irreali e poco seriose. Per esempio, quando, durante uno dei duelli, Scott viene colpito duramente con un calcio al petto, vola in aria, allontanandosi dalla videocamera, diventando sempre più piccolo, per poi schiantarsi a terra.

Scott Pilgrim vs. the World è sicuramente un film eccentrico che non si allinea alle convenzionali strutture narrative, segue piuttosto una serie di livelli di gioco in cui la parola d’ordine è comicità.

5) Jumanji – Benvenuti nella giungla

Ispirato al film del 1995 diretto da Joe Johnston, Jumanji – Benvenuti nella giungla racconta la storia di quattro liceali che, durante l’ora di punizione, trovano una cartuccia per console e decidono di giocarci. Quando il videogioco viene avviato li risucchia al suo interno. Ognuno di loro assume le sembianze del personaggio che aveva scelto. Il nerd è diventato un muscoloso e alto archeologo (Dwayne Johnson), la ragazza anticonformista è nei panni di una spietata e sensuale killer (Karen Gillan), la reginetta del ballo si è trasformata in un cartografo di mezza età (Jack Black) e l’atleta è un simpatico zoologo (Kevin Hart). Per riuscire a uscire dal videogioco i protagonisti dovranno superare tutti i livelli senza perdere tutte le vite e riportare un gioiello incantato in cima a una montagna.

Fa subito sorridere il contrasto tra i personaggi del videogame e i caratteri dei giocatori che sono dentro di loro. Questa bizzarra situazione porta anche a riflettere su come l’aspetto che abbiamo possa influenzare il nostro atteggiamento, rendendoci poco o eccessivamente sicuri e su come alla fine dei conti la personalità sia ciò che ci rende noi stessi.

Il film è divertente e ironico. Ripropone in chiave più moderna la pellicola anni ’90 senza perderne l’identità e rimanendovi fedele nello spirito.


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