Dalla Terra a Marte con i rovere

Oggi,18 febbraio, esce il secondo album della band bologneserovere, anticipato da diversi singoli che si sono susseguiti in questi mesi. Noi diRadio Bicoccaabbiamo avuto la possibilità di ascoltare l’album in anteprima e vi posso preannunciare che non ha deluso le nostre aspettative. Come preannuncia il titolo stesso, questo disco rappresenta la volontà di compiere unviaggio. Non si tratta di un viaggio qualsiasi, ma di un’avventura versoun mondo non ancora scoperto. La metafora dell’astronauta, da cui prende il titolo anche il brano di apertura del disco, serve a rappresentare un viaggiatore che rimane però sempre nella sua bolla. Questa immagine esemplifica un po’ il modo in cui l’album è stato concepito. Infatti la sua scrittura è cominciata prima del lockdown, ma è stato ultimato solo molto dopo. Durante tutto questo periodo i cinque membri della band si sono ritrovati a dover scrivere separatamente. Ognuno era quindi nella suabolla, immerso nel proprio viaggio personale ma sempre con una finestra aperta verso gli altri. Dalla Terra a Martenasce quindi dall’unione di tanti percorsi diversi accomunati dall’obiettivo di capire qualcosa in più su sé stessi. Ritrovarsi a vivere un momento difficile è stato un motivo di riflessione e di crescita per la band, che dopo un anno intenso come il 2019, non aveva ancora potuto fermarsi a riflettere su che percorso far intraprendere airovere. Il tema principale affrontato nel disco riguarda proprio lascoperta di sé stessi. Rispetto adisponibile anche in mogano, primo album pubblicato dalla band, troviamo una maggiore componente legata alla quotidianità delle situazioni che si vivono. Il tema dell’amore è sempre presente, ma spesso fa riferimento al dover fare i conti anche con i lati più difficili e spigolosi dell’altra persona. Ai brani più intimi comeMartedìeSentiero Ripido, si contrappongo pezzi molto più freschi e ballabili tra cuiLooneyeAlveare. Ma a colpire l’attenzione è sicuramente il branoLibertà, nuovo singolo pubblicato per l’uscita dell’album, che rappresenta un vero e proprio inno a imparare a godersi le piccole cose senza porsi dei limiti. Rimane sempre ben presente quell’approccio fiabesco che contraddistingue questa band ma con una visione di sé e della musica molto più matura. L’album è stato strutturato con attenzione e dedizione, sicuramente un tocco in più è dato dalla collaborazione conMatteo Cantaluppi. Mi azzardo a dire che, anche se spesso avviene il contrario, nel caso dei rovere il secondo album è meglio del primo. L’uscita dell’album rappresenta solo un piccolo passo per irovere, per cui tutta l’attenzione si rivolge ora ai live che si terranno a luglio. La band si esibirà a Milano alCircolo Magnoliail 27 luglio, in seguito al rinvio della data del 17 marzo. I concerti sono il feedback che ti fa capire se è il disco è stato gradito, ma soprattutto che permette alle canzoni di rimanere vive Noi vi consigliamo di ascoltare questo album. Se lo avete già fatto, fateci sapere cosa ne pensate qui sotto nei commenti