La Casa di Carta: Corea – Come fare centro con un remake

La Casa di Carta: Corea – Come fare centro con un remake

Il24 giugnoNetflixha ufficialmente rilasciatoLa Casa di Carta: Corea, remake firmato daKim Hong-sundella famosa serie spagnola, che con le sue cinque stagioni è diventata un fenomeno globale. La domanda sorge spontanea: ha senso investire in una serie che ricalca un prodotto già famoso, cambiandone il contesto culturale? Latramaè quella che già conosciamo: ungruppo di criminaliviene riunito da un misterioso genio, chiamato il Professore, per prendere parte a unarapina colossale alla Zeccadi Stato, dove, seguendo un sofisticato piano, stamperanno valanghe di soldi e fuggiranno illesi e ricchi. Ma non ci troviamo più in Spagna e nemmeno nella Corea (del Sud o del Nord) che conosciamo. La serie è infatti ambientata nel2025e ipotizza l’unione dei due Stati, dopo anni di conflitto, in un’unica area economicacon una moneta comune. Nel cast troviamoYoo Ji-tae(famoso per la parte inOld Boydi Park Chan-wook) nei panni del Professore,Park Hae-soo(che ha recitato inSquidGame) nel ruolo di Berlino eKim Yun-jin(Sun diLost), che interpreta l’ispettrice a cui viene assegnata la negoziazione con i ladri. La differenza fondamentale con l’originale non è solo l’ambientazione geografica, ma ilnuovo sguardo culturaleche questo spostamento comporta. Il pretesto dell’unificazione delle due Coree permette diaffrontare temi sociali importanti, raccontati attraverso lo sguardo di Tokyo (Jeon Jong-seo) nella prima parte del primo episodio. La serie inizia appunto con la sua storia, una parabola di speranza e sogni infranti che la porta da onesta cittadina ad assassina spietata. L’apertura del confine tra Nord e Sud non si rivela infatti l’inizio di una nuova era di libertà e crescita economica, bensì un’occasione d’oro per losfruttamento degli immigrati dal Norde l’allargamento del divario tra ricchi e poveri,favorito dagli investimenti nell’area economica congiunta.InLa Casa di Carta: Coreac’è quindi subito un’attenzione particolare alle questioni delladivisione di classee dell’oppressione dei poverida parte dei ricchi,leitmotivtipici di altre opere coreane (si pensi ad esempio ai film diBong Joon-ho, comeParasiteeSnowpiercer). Oltre alla lente sociale, troviamo nel remake anche diversiriferimenti alla cultura popolare coreana. Due esempi sono la presenza dellamusica k-pope le maschere dei rapinatori, che se nella versione europea rappresentavano Salvador Dalì, stavolta sono sostituite da unamaschera tradizionale Hahoe, utilizzata nel teatro coreano. Un elemento che giustifica in parte l’esistenza diLa Casa di Carta: Coreaè l’enorme popolarità che i prodotti coreani hanno avuto negli ultimi anni. In primis ci sono leband k-pop, come iBTS, che hanno raccolto migliaia di ascoltatori in tutto il mondo. Non a caso la serie inizia proprio con una loro canzone,DNA, e vengono citati nella primissima battuta di Tokyo, che si definisce parte dellaARMY, l’esercito di fan della boy band (il gioco di parole con l’esercito reale, in cui la vediamo combattere nella scena successiva, è evidente). Anche in campo cinema e TV la Corea ha sfornato successi internazionali, come il celebre dramma serialeSquid Gamee registi ben noti, tra cui i già citatiBong Joon-hoePark Chan-wook. La popolarità di questi fenomeni ha contribuito aesportare in tutto il mondo il lifestyle coreano, dal cibo alla skincare, e ad aumentare l’interesse del pubblico per questo mondo.La Casa di Carta: Coreasembra aver già incontrato l’entusiasmo degli spettatori, così come testimoniano itweet che elogiano le scelte creative e gli attori, già sulla buona strada per diventare divi. “la differenza tra me e gli altri ARMY è che io invece dovetti arruolarmi in un esercito vero” LA REFERENCE SICCOME È#BTSARMYRAGA GIÀ LA AMO#MoneyHeistKoreapic.twitter.com/8Ipqc8SPNI La Casa di Carta: Corea, pur condividendo molto con l’opera madre, riesce ad immergere le vicende nel contesto sociale locale, incontrando sia il gusto del pubblico coreano sia quello dei fan internazionali, pronti a seguire ancora una volta le vicende dei criminali-eroi dalla tuta rossa. La prima stagione è disponibile suNetflix. Qui iltrailer: