Miniserie TV da non perdere – parte 1

I drama coreani più attesi del 2021byAlessandro Asperti Lo Stato Sociale arriva in BicoccabyIrene Lantano Miniserie TV da non perdere – parte 1 C’è chi ama le serie tv lunghe, infinite, che regalano un episodio dopo l’altro…e chi al contrario preferisce serie autoconclusive, corte, che non si trascinano per mesi, anni, secoli. Se fate parte di questo secondo gruppo di persone questo articolo fa al caso vostro! Ecco per voi una selezione di5 miniserie, che non hanno 33 stagioni tipo Beautiful (no, non è un’esagerazione, sonodavveroarrivati alla trentatreesima), perfette per una pausa tra un esame e l’altro durante la sessione. In questa prima parte vi presentiamo 5 serie che non appartengono ad un solo genere: storico, drammatico, sci-fi, o comedy. Anche se in comune hanno tutte il fatto di esser legate al passato per qualche motivo. Nel prossimo articolo il genere sarà più circoscritto, con miniserie che si contraddistingono per il mood avvincente e ombroso, tipico del genere crime-thriller. La miniserie, distribuita in Italia su Infinity, trae spunto dal romanzo22/11/63diStephen King. La trama è alquanto particolare e rientra nel genere dellesci-fiction. Oltre che alla serie tv quindi, in questo caso, vi consigliamo anche la lettura del libro di King per aver maggiori informazioni sullo sceneggiato. Il protagonista della storia èJake Eppingun giovane professore del Maine, U.S.A. (interpretato nientepopodimeno che daJames Franco), il quale dal 2016 si ritrova dopo una serie di eventi catapultato negli anni ’60 grazie alle indicazioni dell’amicoAl Templeton. Il giovane dovrà poi vedersela con misteri, indagini scomode ma anche con l’amore. Non vi sveliamo altro per evitarvi spoiler e rovinarvi la visione. Per farvi però capire quanto questa miniserie tv sia ben fatta vi citiamo i produttori:J. J. Abrams,Stephen King, Bridget Carpenter e Bryan Burk. Non di certo “gli ultimi arrivati”. Una puntata “tira l’altra”, la storia stupisce per la sua originalità, non mancano infatti i colpi di scena. Durante, o dopo, la visione vi consigliamo anche di notare la presenza di alcunieaster eggsnascosti nelle puntate, non mancano infatti citazioni al celebre filmRitorno al futuro–parte II(1989), o a serie più attuali comeThe Big Bang Theory. Questaseriedramedy(genere drammatico e comedy insieme) ci porta in una Hollywood in pieno fermento, durante il secondo dopoguerra, durante la così dettaGolden Agedel celebre quartiere diLos Angeles. I protagonisti sono un gruppo di aspiranti attori e registi cercano di farsi strada nel mondo del cinema. Ideatori e sceneggiatori di quest’opera, distribuita daNetflix, sono:Ryan MurphyeIan Brennan. Il primo forse lo ricorderete per aver dato vita ad altre serie tv di successo come:Glee(2009),American Horror Story(2011),American Crime Story(2016) e, la prima,Nip/Tuckdel 2003. Fu anche regista e sceneggiatore diMangia, prega, ama(2010) il noto film conJulia Roberts. Nel cast, eccezzionale, di attori troviamo nomi come:Darren Criss(che tra l’altro qui ricopre anche il ruolo di produttore esecutivo, noto per aver preso parte come attore aGleee adAmerican Crime Storysul casoVersace),Jim Parson(sì, il buon caroSheldon Cooper), Laura Harrier, Samara Weaving, Patty Lu Pone e David Corenswet. La trama cerca di ripercorrere alcune vicende dell’Hollywood del passato, tra feste, sotterfugi e quant’altro; per alcuni aspetti ispirandosi a fatti realmente accaduti, ma con qualche modifica. Alcuni personaggi citati nella miniserie sono infatti realmente esistiti, altri sono stati inventati. Questo particolare tipo di trama è denominato “faction“, ossia fact + fiction per la commistione di realtà e finzione. Inquesto articolovengono svelate le storie reali e quelle fittizie, data la presenza di spoiler vi consigliamo di leggerlo solo dopo la visone della serie! La miniserie affronta anche tematiche molto importanti come il ruolo delle donne, l’omosessualità e il razzismo cercando di immaginarecome sarebbe statoil mondo del cinema (e non solo…)seda sempre la gente avesse lottato per evitare discriminazioni e ingiustizie. La serie è stata scritta perSky AltanticeHBO, è visibile attualmente On demand suSkyo tramite abbonamento aNow Tv. Alla sceneggiatura abbiamo Craig Mazin e alla regia Johan Renck. La trama narra il disastro nucleare di Černobyl’ avvenuto il 26 aprile del 1986. Le vicende storiche vengono tratte in buona parte dai resoconti degli abitanti di Pryp”jat’, città vicina alla sede della centrale nucleare, dell’epoca (raccolti nel libroPreghiera per Černobyl’, diSvetlana Alexievic, premio Nobel alla Letteratura nel 2015) e da un saggio di Andrew Leatherbarrow. La trama è presto fatta, un resoconto senza dubbio avvincente e ben costruito, duro e chiaro, di uno dei disastri più orribili del secolo scorso. Evento che forse molti di noi fanno fatica ad immaginarsi, ma che per tanti dei nostri nonni e genitori è un ricordo indelebile. La miniserie aiuta in questo caso a prendere contatti con un passato (questa volta, purtroppo) realmente accaduto e con la storia dell’umanità. Perricordarci di non dimenticare, perevitare in futuro gli stessi errori catastrofici. Nel cast non si può non citare la presenza e l’ottima performance diEmily Watson, nei panni di Ulana Khomyuk. Accompagnata, fra gli altri, da Jared Harris e Stellan Skarsgård. Il 23 ottobre 2020 viene rilasciata da NetflixThe Queen’s Gambit, una miniserie televisiva che ha come protagonista la scacchistaElizabeth Harmon, detta Beth. La giovane prodigio è interpretata dalla talentuosaAnya Taylor-Joy.Sceneggiatore e regista dell’opera èScott Frank, che ne è anche ideatore insieme adAllan Scott. Nelle 7 puntate spicca l’attenzione ai dettagli, basta notaregli abitiscelti per Elizabeth che anche coi colori accompagnano la protagonista nelle varie scene. Ad esempio: il colore dell’abito che le regala sua madre, sarà riutilizzato per un altro vestito che lei indosserà quando si sente finalmente sicura di sé, come forse si sentiva protetta dallo stesso abitino da bambina. La storia è basata sulla trama dell’omonimo libro diWalter Travis(1983) ed è ambientata nell’Americadeglianni ’50. Andando più nello specifico le gesta di Beth iniziano dal suo arrivo in unorfanatrofio femminiledopo la tragica perdita della madre. Nei sette episodi vediamo la giovane crescere in parallelo alla sua grandepassione per gli scacchi. La vita della Harmon sarà costellata da momenti alti, con grandi successi e soddisfazioni e, altri purtroppo, bassi. Ogni episodio riesce a colpire lo spettatore, anche se la narrazione può risultare per certi versi lenta. Una miniserie certamente non banale che è riuscita di contro anche a riportare in auge il classico gioco degli scacchi, perfino tra i più giovani. Il grande successo di questa miniserie è visibile anche dai numeri di visualizzazioni che ha raccolto. Solo28 giorni dopo la sua uscitaè stata proclamata comela serie esclusiva Netflix con sceneggiatura non originalepiù vista in assoluto. Infatti,La regina degli scacchiè stata vista da almeno 62 milioni di persone. Questa miniserie fa parte delle creazioniDC Comicse prende spunto dall’omonima miniserie a fumetti che venne pubblicata tra il 1986 e il 1987. La serie prodotta daHBOè ambientata, rispetto a quella su carta stampata, ben 30 anni dopo e ritroviamo tra i personaggi alcuni dei vecchi protagonisti. L’ideatore di questo progetto èDamon Lindelof, nel cast degli attori troviamo:Regina King(Premio Oscar nel 2019, come attrice non protagonista inSe la strada potesse parlare– film del 2018. InWatchmeninterpreta il ruolo della protagonista,Angela Abar),Yahya Abdul-Mateen II(il Black Manta inAcquaman– 2018, ma noto anche per il ruolo di Bobby Seale neIl processo ai Chicago 7 – 2020),Jeremy Irons(qui nel ruolo di Adrian Veidt) eJean Smart. Le vicende sono ambientate negliUSAdel2019, 34 anni dopo il misterioso evento che colpì New York e ilDottor Manhattanè in auto-esilio per questo su Marte, mentre i “vigilanti mascherati” sono stati banditi dagli anni ’70. In questo mondo alternativo poliziotti lavorano a volto coperto per tutelarsi dagli attacchi della popolazione e vi è la presenza di organizzazioni segrete, scontri determinati dalla discriminazione razziale e dal malcontento del popolo. Anche questa storia tratta temi che rientrano ancor oggi (sottolineiamo sempre) purtroppo nell’attualità, seppur trattandosi di una miniseriefantasy & sci-fi(un’altra serie tv, non mini, che segue questo filone e prodotta da Netflix è senz’altroThe Umbrella Academy!) La sceneggiatura e il cast sono davvero ottimi, una serie che tiene attaccati allo schermo e che certamente non annoia! Perfetta per chi è già appassionato dell’universoDCma anche per chi non conosce bene questo mondo, trattandosi di una storia a sé stante. La protagonista, Angela, e i vari personaggi hanno tanto da nascondere…per questo lo spettatore resta incollato allo schermo fino all’ultimo secondo. E voi, quale di queste miniserie avete già visto? O avete intenzione di vedere? Fatecelo sapere nei commenti e diteci cosa ne pensate!