Se la strada potesse parlare


Se la strada potesse parlare
Beale Street è una strada di New Orleans, dove sono nati mio padre, Louis Armstrong e il jazz. Ogni afroamericano nato negli Stati Uniti è nato in Beale Street, è nato nel quartiere nero di qualche città americana, sia esso a Jackson, in Mississippi, o Harlem, a New York. Beale Street è la nostra eredità. Questo romanzo parla dell’impossibilità e della possibilità, della necessità assoluta, per dare espressione a questo lascito. Beale Street è una strada rumorosa. Lascio al lettore il compito di discernere un significato nelle percussioni dei tamburi.
James Baldwin

Così comincia Se la strada potesse parlare, il nuovo film del regista-sceneggiatore premio Oscar Barry Jenkins, adattament0 cinematografico dell’omonimo romanzo di James Baldwin. “È stato l’amore a portarti qui- racconta il regista – è la mia frase prediletta del magnifico romanzo di James Baldwin perchè riflette lo spirito che ha portato tutti noi a realizzare Se la strada potesse parlare”.Se la strada potesse parlare

Non auguro a nessuno di guardare la persona che ama attraverso un vetro“. Con queste parole la diciannovenne Tish (Kiki Layne) inizia a raccontare la storia d’amore che la lega al fidanzato Fonny (Stephan James). I due giovani, cresciuti insieme fin da bambini, vedono il loro legame di amicizia trasformasi lentamente in amore mentre camminano mano nella mano per le strade del quartiere di Harlem (Manhattan) negli anni ’70. Tish e Fonny sognano e progettano una vita insieme quando improvvisamente Fonny viene arrestato per un crimine che non ha commesso. Tish, che ha da poco scoperto di essere incinta, comincia quindi a lottare per scagionarlo, con il sostegno incondizionato di parenti e genitori.

Se la strada potesse parlare

In Se la strada potesse parlare sono proprio i genitori e la sorella di Tish a sostenerla e ad aiutarla in tutto e per tutto, a ricordarle di non chinare mai il capo e di fidarsi dell’amore fino in fondo. “Quello che mi ha attratto nel ruolo è la dolcezza di Tish, la sua innocenza e come l’incarcerazione di Fonny non l’abbia resa più dura – ha raccontato l’attrice Kiki Layne a proposito della sua Tish – Di fatto, viene incoraggiata dalla famiglia ad avere il bambino e a dare sostegno al suo innamorato nella terribile circostanza. Potrebbe essere considerata una debolezza, invece per Tish è una forza, che si trasforma in forza anche per le persone che le stanno attorno. Per Tish è naturale lottare per Fonny, è l’amore che lo rende normale, fa parte di come lei è e in particolare di come va avanti a vivere, portando in grembo il loro bambino”.

Il film, nei cinema italiani a partire da giovedì 24 gennaio, ha ricevuto 3 nomination ai recenti Golden Globe, aggiudicandosi la statuetta alla miglior attrice non protagonista grazie alla performance di Regina King, che nel film interpreta Sharon Rivers, la madre di Tish. L’attrice ha ringraziato il regista e il cast che le hanno dato la possibilità di prendere parte a un progetto tanto bello quanto ambizioso e ha ribadito quanto sia importante che tutte le donne si uniscano per evitare situazioni di disparità e abusi di potere.

 


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